di Attilio Rosati
Al 32’ la Corneto raddrizza la barca temporaneamente, ma non su azione manovrata, su un calcio d’angolo deviato in rete da Nicolini: 1 a 1.
Negli ultimi dieci minuti del primo tempo, micidiale uno-due dei Sabini che prima con Gatta e in rapida successione con Croce, siglano due reti fulminee quanto evitabili e, virtualmente, chiudono il match.
Nella ripresa gli etruschi soffrono solo su rare azioni di contropiede perché si gettano a testa bassa nella metà campo ospite e macinano gioco senza mai trovare quel maledetto, imprendibile “assist vincente”. Nervosismo che lievita con il passare dei minuti: al 23’ espulsione di Capitan Spirito, reo di aver risposto per le rime a una provocazione partita dagli spalti. Etruschi in avanti senza cinismo alcuno, tiri in porta non pervenuti; Vittori si supera al 40’ e, con una parata da professionista, impedisce a Gatta di rendere ancor più netta la differenza fra una squadra coesa e undici bravi solisti.