di Attilio Rosati
Gli etruschi avevano cominciato bene: alla prima proiezione in avanti avevano trovato un gol di pregevole fattura confezionato da Sabbatini su assist di Maisto e la squadra avrebbe potuto attuare una tattica di saggio attendismo per poi ripartire alla prima occasione, ma così non è stato. Da qual momento in poi, ogni tiro in porta dei locali è andato a segno e ciò è accaduto per cinque volte. Poco da dire e poco da recriminare: la sensazione è che quando incappa in certe giornate la compagine etrusca deve lavorare sopra tutto sul fattore mentale, su un approccio psicologico alla partita che deve imparare e cambiare, in tutta fretta.
La classifica resta praticamente immutata grazie a passi falsi e battute d’arresto delle dirette inseguitrici. Tempo per lavorare e migliorare ce n’è in abbondanza. Le reti degli avversari sono state siglate rispettivamente da Novelli (doppietta) nel primo tempo e da Misuraca, Morico e Grassi nella ripresa. L’arbitro era inesperto e poco accorto. Se un giocatore accusa un malore, come è successo a Maisto, devi fermare immediatamente il gioco e non distribuire cartellini a chi ti fa notare che stai dormendo.