Proroga di 60 giorni: riapre il Centro di aggregazione giovanile di Tarquinia

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(f.e.) Riapre il Centro di Aggregazione Giovanile mentre restano sospesi le attività collegate al C.I.L.O ed al Servizio Informagiovani. Questo è quanto deciso dal Commissario Prefettizio che dopo aver palesato inizialmente l’idea di non concedere la proroga per mantenere aperto il Cag, cambia parzialmente idea forse anche a seguito degli attacchi da parte dei partiti politici e le numerose iniziative sui social, portate avanti dai giovani per riavere aperto il loro spazio di incontro e di formazione.

Il Cag è chiuso dal 1 gennaio 2019; da quel momento porte chiuse per uno dei punti di riferimento per i giovani locali: sospese attività musicali, mostre, attività ludiche e laboratori artistici. Nelle premesse della delibera si legge come “l’Amministrazione intende continuare nell’affidamento a terzi dei servizi del Centro di Aggregazione Giovanile, per non causare disagi all’utenza e per continuare a fornire un valido supporto ai giovani” pur ribadendo come “continuano a rilevarsi difficoltà nella gestione del C.A.G. derivanti essenzialmente dalla carenza di finanziamenti specifici per il suo funzionamento”.

L’affidamento a terzi dei servizi del CAG sarà per un periodo di sessanta giorni, nelle more dell’espletamento delle procedure di gara necessarie per l’affidamento del servizio, prevedendo una spesa non superiore ai due dodicesimi degli stanziamenti previsti in bilancio (ovvero una spesa massima di euro 8.300,00) mediante proroga al soggetto affidatario.

Inaugurato l’11 gennaio del 2011, il Centro è divenuto uno dei punti di riferimento per le più importanti manifestazioni tarquiniesi. L’ultimo Assessore alle politiche giovanili Manuel Catini aveva impegnato nel bilancio previsionale 50mila euro all’anno per il triennio 2018-2020 da destinare alle attività della struttura e prorogato per tutto il 2018 l’affidamento del servizio alla Cooperativa Alice. C’è di più l’assessore Catini con delibera di giunta del 25/06/2018 aveva revocato la precedente manifestazione di interesse e ne aveva avviata un’altra al fine di individuare gli operatori economici qualificati, interessati da invitare alla eventuale successiva gara per l’affidamento del Cag, per due anni, per un importo complessivo di 100 mila euro, mediante trasparente avviso pubblico. Alla manifestazione avevano partecipato due cooperative. Il passo successivo avrebbe dovuto essere l’espletamento della gara ma le dimissioni hanno impedito la conclusione dell’iter prefissato. Iter che ora dovrà essere portato a compimento.