Riceviamo e pubblichiamo
Gli oli e i grassi alimentari esausti che si impiegano in cucina finiscono negli scarichi domestici, provocando danni alle tubature e ai sistemi fognari e di depurazione. Al contrario, attraverso un’efficiente raccolta, gli stessi oli possono essere riutilizzati come combustibile, in sostituzione delle fonti fossili: una pratica virtuosa che ogni comune dovrebbe adottare.
La Provincia di Viterbo, a seguito di finanziamenti regionali, ha indetto nel 2011 una gara avente ad oggetto la fornitura di contenitori per la raccolta degli oli esausti vegetali provenienti da utenze domestiche.L’aggiudicazione, avvenuta nel 2012 e costata circa un milione di euro, è stata seguita dalla consegna dei contenitori (a costo zero), a tutti i Comuni della Provincia di Viterbo, in quantità correlata al numero degli abitanti. I Comuni avrebbero poi dovuto provvedere all’organizzazione del servizio, alla distribuzione dei recipienti alle singole famiglie e ad individuare le piazzole in cui collocare i contenitori per la raccolta.
A Tarquinia nulla sappiamo della messa in opera di questo progetto, né di che fine abbiano fatto questi contenitori. Ci auguriamo che il sindaco, che è anche presidente della Provincia, possa al più presto fornire delle spiegazioni e soprattutto attuare questo progetto già pagato con soldi pubblici, che andrebbe a vantaggio dell’ambiente e della cittadinanza.