Riceviamo e pubblichiamo
Nella realtà, però, si sta rivelando l’esatto contrario: i cronici ritardi, con cui eroga i contributi già assegnati agli agricoltori, stanno diventando una vera e propria trappola per agricoltori e allevatori costretti ad anticipare i costi di un’attività, tra l’altro sempre meno redditizia, senza ricevere i finanziamenti stanziati.
Il tutto, non per problemi legati alle aziende agricole o agli imprenditori agricoli, ma, esclusivamente, per problematiche tecniche legate a codici e password, interne all’Agea. Non è possibile che un agricoltore, che passa la giornata tra i campi, con i propri animali, che lavora anche sabato e domenica, debba avere problemi legati alle procedure informatiche. Il dramma, poi, è che ogni volta che questi codici non permettono il regolare pagamento di quanto dovuto, l’erogazione viene procrastinata per mesi. Questi ritardi, intollerabili ed ingiustificabili, stanno distruggendo la nostra economia agricola e zootecnica.
Tale comportamento, disastroso e ingiustificabile, ha costretto per anni gli imprenditori agricoli ad anticipare migliaia e migliaia di euro, ma ora il sistema è al collasso: gli agricoltori e gli allevatori sono esasperati e disperati, molte aziende agricole sono state costrette a chiudere e molte altre lo faranno presto, se non verrà invertito, quanto prima, questo trend negativo.
La classe politica che ha governato, a tutti i livelli, in questi ultimi anni, è sicuramente corresponsabile di questo disastro economico generato nel campo agricolo. Pertanto, è necessario un immediato cambio di organizzazione dell’Agea, che deve immediatamente assumere una gestione che privilegi le motivazioni per cui è stata costituita e che dia priorità ai tanti allevatori ed agricoltori e non ai codici ed alle password.
La nostra politica è da sempre stare al fianco del mondo agricolo, che rappresenta una vera e propria risorsa per il nostro Paese e per la nostra regione. In caso di vittoria alle prossime elezioni, ci faremo immediatamente carico di risolvere questa annosa, per certi versi avvilente, questione, con provvedimenti straordinari e provvedendo a cambiare l’organizzazione e la gestione di un ente che, allo stato attuale, ha perso utilità, rischiando quasi di diventare pericoloso.
Dario Bacocco
Candidato al Consiglio della Regione Lazio per Forza Italia