Running, domenica a Roma la Corsa di Miguel: tra agonismo e ideali sin dentro lo Stadio Olimpico

Si corre domenica sulle strade di Roma – con spettacolare arrivo all’interno dello Stadio Olimpico – la ventesima edizione della Corsa di Miguel, evento diventato ormai un appuntamento caro ai runner nel calendario di gennaio.

Miguel Benacio Sánchez – figura al cui ricordo è dedicata la corsa – era un giovane poeta e podista argentino, rapito ed ucciso nel 1978 a causa delle sue idee politiche e sociali durante il periodo della dittatura di Videla: da allora, è diventato un simbolo dei 30mila desaparecidos argentini.

E nel 2000 il giornalista della Gazzetta dello Sport Valerio Piccioni, di ritorno da un viaggio in Argentina, decide di organizzare l’evento, con il Club Atletico Centrale ed in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sportive del Comune di Roma.

Nel corso degli anni la corsa è divenuta simbolo di promozione dei valori contro il razzismo e le sopraffazioni sociali e politiche, vedendo la partecipazione di un numero sempre crescente di partecipanti.

Domenica si corre su due tracciati (i classici 10 chilometri e i 3 chilometri della Strantirazzismo), con due formule (competitiva e non competitiva) per una partecipazione che spazia dai bambini delle scuole materne ai loro bisnonni: sin dalle origini, infatti, la Corsa di Miguel è la corsa di tutti, aperta a chi ama la competizione e a chi preferisce marciare o passeggiare con passeggini e cani, alle carrozzelle e alle carrozzine, agli abili e ai super abili.

Il tutto con una serie di intenti solidali: la manifestazione ha legami storici con Libera e con il progetto Filippide, ma segue altri progetti di beneficenza.

Oggi, nel suo tracciato ormai definitivo la Corsa di Miguel parte davanti al Ministero degli Esteri, raggiunge rapidamente la sinistra del Tevere tramite Ponte Duca D’Aosta e poi ripercorre la traccia del Giro dei Ponti utilizzando nella risalita del Tevere anche la ciclabile sulla destra del fiume e poi recuperando il classico passaggio su Ponte Milvio.

Il finale di gara prevede l’attraversamento del Parco del Foro Italico e gli ultimi 100 metri sul tartan dello Stadio Olimpico, dopo 10 mila metri esatti di gara. La 3km, invece, parte dal ponte della Musica per giungere allo stadio.

Dallo scorso anno, la corsa è gemellata con il circuito CorrinTuscia, kermesse podistica del viterbese, e rappresenta la prima data del circuito. lextra.news seguirà l’evento con particolare attenzione ai protagonisti della Tuscia.