Riceviamo e pubblichiamo
Il piatto principe di questa sagra è l’acquacotta, una zuppa tipica del Monte Amiata e della Maremma a base di pane toscano raffermo e verdure. L’acquacotta, buona anche fredda, era uno dei piatti che i lavoratori si portavano dietro al campo, nel bosco e in miniera.
Gli stand gastronomici saranno aperti venerdì 4 agosto solo a cena, a partire dalle 19 e 30, e tutti gli altri giorni a pranzo e a cena. Il menù prevede altre prelibatezze oltre all’acquacotta, come la zuppa di funghi e il cinghiale alla cacciatora. Giovedì 17 agosto è in programma la cena con il Coro dei Minatori di Santa Fiora.