Riceviamo e pubblichiamo
Commenta l’attivista Gambetti: “Una misura che, così applicata, non ha sortito alcun effetto. Abbiamo monitorato quotidianamente la Foce e chiesto una soluzione che fosse davvero di tutela. Oggi, dunque, dopo le innumerevoli segnalazioni, é stata realizzata una grande barriera fisica con pali di delimitazione. Considerato che il molo sta crollando, questa é l’unica misura preventiva che può davvero evitare che qualcuno si faccia seriamente male.
Continua Gambetti: “Come da noi richiesto sarà finalmente assicurata la sicurezza delle persone, ma non basta: abbiamo già fatto appello alla Regione Lazio ed al Comune di Tarquinia affinché la risistemazione della foce avvenga in tempi brevi, e l’accesso alla spiaggia, ora tristemente isolata per circa 3km, sia reso possibile prima dell’estate. Abbiamo chiesto la messa in opera di un ponticello sul canale, in modo da consentire la fruibilità della spiaggia, ma tutto dovrà sempre essere in funzione della riqualificazione dell’area. Perché lo ricordiamo, il degrado é totale: pochi giorni fa é crollato uno dei muretti di argine del canale, ed il molo va’ nella stessa direzione. Una prigione di pali non é la cura a questo male, e noi proseguiremo con la nostra battaglia, chiedendo collaborazione alle Istituzioni, sinché non avverremo ad una soluzione concreta.”