Santa Marinella, mercoledì appuntamenti con i “Percorsi di Legalità tra i giovani”

Riceviamo e pubblichiamo

violenza-donneSi svolgerà mercoledì 25 febbraio prossimo venturo, presso la scuola statale Giosuè Carducci di S. Marinella, il quarto incontro del progetto “Percorsi di Legalità tra i giovani”, promosso dal delegato alle Politiche Giuridiche e Legalità del Comune, avvocato Marco Valerio Verni: tema del workshop sarà quello della violenza di genere.

Ad intervenire, oltre allo stesso Verni, che spiegherà gli aspetti giuridici della tematica in questione, saranno il dott. Giovanni Battista Testa, psicologo dell’educazione, presidente dell’associazione “La casa sull’albero ONLUS”, e Fabio Nestola (direttore del Centro Studi Applicati FeNBi CSA –Federazione Nazionale per la Bigenitorialità); a moderare l’incontro sarà il formatore-insegnante Alessandro Pielich.

“Il tema della violenza di genere-ha dichiarato l’avvocato Verni- è molto delicato, e, come non mai, assume una rilevanza importantissima la in-formazione preventiva, per educare a comportamenti corretti e rispettosi dell’altro, sia esso uomo o donna, bambino, adulto o anziano.

E’ un fenomeno reso tristemente famoso dalle cronache quotidiane, e dall’esperienza nei tribunali, che testimoniano la bi-direzionalità dello stesso (uomo verso donna, donna verso uomo, con una percentuale di vittime anche tra i bambini più o meno grandi e neonati) e la sua variegata consumazione sia riguardo le forme (dalla violenza fisica a quella psicologica) sia i modi (violenza d’impeto o premeditata).

E’ importante far capire ai ragazzi, fin dalla loro giovanissima età, che bisogna rispettarsi vicendevolmente, a prescindere dal genere, e che, nel caso si finisca vittima di violenza, si possa e si debba cercare aiuto nelle Istituzioni e, in primis, laddove non ne sia essa stessa la causa, nella famiglia.

Come già dichiarato in occasione di precedenti incontri, siamo in linea con le indicazioni che ci derivano dalla legislazione internazionale (vedasi, in particolare, la Convenzione di Istanbul, recepita, a tal proposito, anche dal recente Statuto della Città Metropolitana di Roma Capitale) che punta molto, specie su questa tematica, sulla formazione a partire già dalla scuola: ma sul punto- ha concluso Verni- mi si consenta una nota polemica, dal momento che, a mio giudizio, se da una parte è assurdo che si sia dovuti arrivare a dei “suggerimenti” legislativi per far capire (se mai si sia capito) l’importanza del sensibilizzare le persone su determinate tematiche, dall’altro mi meraviglio di come, quelle stesse leggi da cui tutto trae spunto, siano molto spesso fatte oggetto di pericolose strumentalizzazioni ed interpretazioni di comodo (ad esempio, affermando l’esistenza del solo “femminicidio”) che, così facendo, proprio con la scusa di combattere le discriminazioni, finiscono con il crearne o peggiorarne altre, non risolvendo, al dunque, il problema”.