Riceviamo e pubblichiamo
“Al direttore sanitario abbiamo chiesto anche notizie circa la chiusura del reparto ostetricia, e la vasca per i parti abbandonata e pagata dal Comune ben 17mila euro. Una vicenda che ha davvero del surreale sia per costi sia per gestione”. “Un atteggiamento intollerabile – continua il consigliere Santori – che non mi ha impedito di proseguire il mio tour all’interno dell’Ospedale, riscontrando al Pronto soccorso, tra una barella e l’altra in cui i pazienti attendevano le cure, la presenza di operai al lavoro e cavi elettrici penzolanti.
Arroganza e incompetenza: questo è quello che si trova negli ospedali del Lazio – prosegue l’esponente regionale –dove esiste più di un dubbio sull’incompatibilità dei vertici ospedalieri e delle Aziende sanitarie, come avevamo già avanzato per la nomina del Dg Donetti. Dopo l’inconferibile Luigi Macchitella battezzato a forza Commissario straordinario, nel 2015 la nomina della Donetti. In perfetta continuità con il precedente, che la promosse nel 2008 quando era Direttore del San Camillo, si porta al seguito, purtroppo, anche enormi dubbi sulla legittimità della sua nomina, in particolare sul requisito dei 5 anni di direzione di struttura complessa. Su tutto questo attendiamo ancora dopo 2 anni i chiarimenti del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che continua senza vergogna a utilizzare gli ospedali per fare le campagne elettorali. Ovviamente, i fatti avvenuti nell’Ospedale di Tarquinia saranno oggetto di un esposto che depositerò a breve insieme a Massimo Mottola – conclude il consigliere – mentre non si fermeranno i tour di questa sanità ‘malata’ non certo per la professionalità del personale sanitario e medico, ma a causa delle persone scelte dal presidente Zingaretti e dalla sinistra ormai orientata solo ai posti di potere e non ai servizi al cittadino”.