Scienza: le 5 cose che dovremo aspettarci da questo 2017

Nuove particelle

Dopo il grande entusiasmo per la scoperta del bosone di Higgs – noto al pubblico come “particella di Dio” e ritenuto il responsabile del conferimento della massa alle particelle elementari -,  gli scienziati del CERN di Ginevra non si sono certo adagiati, tutt’altro: numerosissimi, infatti, sono i dati raccolti in questi anni dagli strumenti ATLAS e CMS. Tuttavia è ancora molto atteso il secondo run di LHC (Large Hadron Collider), che dovrebbe avvenire a marzo del 2017 e che  permetterà la collisione di fasci di protoni con energie di circa il 60% maggiori rispetto ai test precedenti.

Quindi, oltre ad osservare il bosone di Higgs a frequenze maggiori, c’è grande attesa per l’osservazione del gluino, atteso a 1.5 TeV (appena sopra la soglia raggiunta negli esperimenti precedent di 1.4 TeV) e considerato il partner supersimmetrico del gluone. L’importanza di questa rilevazione sta nel fatto che permetterebbe una conferma della teoria della supersimmetria (SUSY) – sviluppata nell’ambito della teoria  delle stringhe – per cui ad ogni fermione o bosone corrispondono rispettivamente un bosone e un fermione di uguale massa. Il fatto che particelle supersimmetriche non siano ancora state osservate, porta a pensare che ci sia una rottura nella simmetria e che tali particelle siano più massive di quelle corrispondenti del Modello standard e che per questo siano sfuggite al riscontro sperimentale. Ma la speranza che LHC possa rispondere a questa domanda è molto alta.

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