Servizio idrico integrato, il sindaco Caci: «Nulla di fatto, ennesimo rinvio sulla moratoria»

Riceviamo e pubblichiamo

«Come temevo, le commissioni VII e XII della Regione Lazio, che avevano promesso di discutere l’istanza dei comuni efficienti ricadenti in Ato 1 e 2, al fine di ottenere una moratoria e continuare a gestire il servizio idrico integrato in proprio, non hanno mantenuto la parola data».

Così il sindaco di Montalto di Castro Sergio Caci, che da oltre tre anni ha rinunciato, insieme ad altri comuni della Tuscia e della provincia di Roma, a trasferire la gestione del servizio idrico a Talete o Acea. “Dopo l’audizione di noi sindaci presso la commissione del 16 ottobre scorso, durante la quale i consiglieri regionali si espressero tutti favorevolmente alle nostre richieste, il 21 novembre si è tenuta un’altra seduta che avrebbe dovuto approvare la moratoria. Nulla di fatto. Dopo una prolungata sospensione, per consentire ai consiglieri di maggioranza di fare chiarezza fra loro, è arrivata l’ennesima dichiarazione di rinvio.

A sostenere palesemente la nostra moratoria, questa volta, solamente i consiglieri di centrodestra e del movimento cinque stelle. I due presidenti delle commissioni On. Valerio Novelli e On. Sergio Pirozzi – continua il sindaco Caci –  ci avevano assicurato, in quella sede, che le commissioni si sarebbero riunite la settimana successiva e comunque prima della scadenza della diffida, inviata dall’assessorato a rinunciare al servizio idrico gestito in proprio, che scade il 3 dicembre prossimo. Invece, ecco la sorpresa: prima una convocazione per il 30 novembre, poi dopo qualche minuto il rinvio a lunedì 3 dicembre, giusto in tempo con la scadenza della diffida.

Il PD, forse impegnato con i suoi congressi, quello regionale si terra il primo dicembre, fa passare in secondo piano l’interesse verso i cittadini. Non è ammissibile. Nel frattempo leggiamo sui quotidiani che il presidente di Talete ha proposto un aumento medio delle bollette. Altro motivo che rafforza la nostra richiesta e quella degli altri sindaci, di congelare la diffida a cedere gli impianti al soggetto gestore d’Ambito. Vogliamo dare la certezza ai cittadini di rimanere con il servizio attuale: efficiente e meno oneroso dal punto di vista economico. Noi sindaci non molliamo e se c’è bisogno – conclude il sindaco di Montalto di Castro – il 3 dicembre porteremo davanti ai cancelli della regione anche i nostri cittadini. Chi non fa il loro interesse se ne dovrà assumere tutta la responsabilità. Ringrazio tutti i miei colleghi, in particolar modo il sindaco di Ladispoli Alessandro Grando ed i consiglieri regionali che stanno sostenendo la nostra iniziativa».