Accusati di calunnia anche il maresciallo Roberto Mandolini, allora comandante della stazione dei carabinieri Appia (quella che, nella notte tra il 15 e il 16 ottobre 2009 aveva proceduto all’arresto) e i carabinieri Vincenzo Nicolardi e Francesco Tedesco. Per Mandolini e Tedesco, infine, anche il reato di falso verbale di arresto.
Come riporta corriere.it, “il «violentissimo pestaggio» del giovane romano arrestato la sera del 15 ottobre 2009 si è trasformato in un capo d’imputazione secondo il quale i militari dell’Arma Alessio Di Bernardo, Raffaele D’Alessandro e Francesco Tedesco colpirono Cucchi «con schiaffi, pugni e calci, provocandone tra l’altro una rovinosa caduta con impatto al suolo in regione sacrale»; da questo derivarono «lesioni personali in parte con esiti permanenti», che «determinavano la morte» del detenuto. Avvenuta una settimana più tardi, nel reparto speciale dell’ospedale Sandro Pertini, anche a causa della «condotta omissiva dei sanitari»”.