“Vietare l’utilizzo di acqua per il consumo umano nella località servita dalla rete idrica distributrice centro a monte Ex Aurelia, individuata nella aree P.E.E.P. e nella Zona artigianale”: è quanto disposto a Tarquinia da un’ordinanza sindacale, la numero 13 del 20 settembre, pubblicata ieri sull’albo pretorio.
“L’acqua potrà essere utilizzata esclusivamente per l’igiene domestica, – specifica l’ordinanza – nonché, previa preliminare bollitura (per almeno 10-15 minuti), per la preparazione ed il lavaggio di alimenti. È vietato l’utilizzo dell’acqua erogata come bevanda abituale”.
La motivazione dell’ordinanza di non potabilità va ricercata, come indicato nel dispositivo, nella nota datata 20 settembre da parte della ASL Viterbo Dipartimento di Prevenzione che “ha comunicato il superamento del parametro enterococchi nella rete idrica distributrice Centro a monte ex Aurelia (valore rilevato 8UFC/100ml), dichiarando superati i limiti fissati dall’Allegato I del D. Lgs 18/2023”.
Contestualmente, il Comune ordina alla società Talete, gestore del servizio idrico dal luglio del 2016, di “individuare tempestivamente le cause di non conformità ed attuare i correttivi gestionali di competenza, necessari all’immediato ripristino della qualità delle acque erogate (concentrazione di 0,2 mg/l di cloro residuo libero), di relazionare sollecitamente in merito e di posizionare cartelli e/o manifesti di informazione alla cittadinanza interessata”.