Tarquinia, a scuola nei moduli provvisori: divampa la polemica (anche sui parcheggi mancanti)

Tre inizi d’anno scolastico “stregati” per gli studenti e le famiglie di Tarquinia: prima i lavori ai padiglioni delle elementari (e i relativi problemi di spostamento alla mensa spostata per l’occasione), lo scorso anno un ritardo dell’avvio delle lezioni annunciato all’ultim’ora tra lavori alle scuole Dasti e problematiche Covid, ora nuovi lavori alle elementari con i moduli che ospiteranno le classi dislocati nel parcheggio di viale Bruschi Falgari.

Sul tema, sentitissimo, sui social divampa la polemica, che viaggia su due fronti: la protesta delle famiglie per le nuove problematiche e quelle di chi, invece, si preoccupa per la sottrazione di importanti spazi di parcheggio. C’è chi parla di situazione inaccettabile per bambini e insegnanti, chi parlando di moduli provvisori fa paragoni con i paesi terremotati, chi rimarca come la scelta aggraverà la cronica assenza di parcheggi e chi pensa a soluzioni alternative. Tanti i post e i commenti, a cui non manca di fare eco l’opposizione.

“Moduli abitativi o container poco conta. Le aule non ci sono e i lavori potevano essere iniziati da tempo senza dover correre l’ultimo momento”, le parole di Manuel Catini, consigliere comunale, su un post Facebook in cui chiede: “Almeno qualcuno si dimetta!”. “Caos totale, disagio per tutti, soprattutto per il centro storico – gli fa eco la vicina di scranno Arianna Centini – Meno parcheggi, già decisamente scarsi: in due abbi inaccettabile la soluzione di parcheggiare così i nostri figli”.