Tarquinia, areasx all’attacco su Trasversale e rapporto con il PD

Riceviamo e pubblichiamo

L’11 ottobre presso la sala grande della biblioteca, si è svolto il primo incontro della sinistra tarquiniese. Noi promotori del gruppo areasx vogliamo innanzi tutto ringraziare tutti i partecipanti che con la loro presenza e gli interventi fatti, ci hanno regalato un momento veramente interessante e dal quale non possiamo che prendere nuova energia per continuare nel lungo certo e difficile percorso di ricostruzione della sinistra. Con loro vogliamo ringraziare anche i tanti che ci hanno inviato messaggi di vicinanza e di stimolo a non mollare. Grazie a tutti!

Vogliamo rassicurare che non era e non è nelle nostre intenzione interrompere il percorso. E di motivi ve ne sono a bizzeffe, non ultimo il convegno organizzato dal centrodestra circa il tema della trasversale. Allarmanti sono stati gli unanimi appelli a fare presto, attenzione non bene, presto, il completamento dell’opera. Pericolosi sono stati gli interventi che stigmatizzavano l’urgenza di non perdere inutile tempo sul percorso verde giallo e chissa che a fronte della necessità di terminare l’opera. E cosi i deputati Bellocchio di, credo Tolfa, e il sindaco Caci di Montalto discettavano amabilmente sull’aspetto strategico di un opera che avrebbe rilanciato chissà quale economia, senza tra l’altro un riferimento che potesse confermare la validità delle tesi che passa, guarda caso, sul nostro territorio.

Di certo, per i novelli paladini della trasversale che passi su una delle più pregiate porzioni di territorio di Tarquinia non gli ne può fregare di meno. Ma ai Tarquiniesi? E nessuno che ha avuto il coraggio o la forza di ricordare che su questo territorio gli abitanti, ad oggi non ascoltati evrebbero il diritto di dire almeno una parola. Ma certo, a Tarquina si chiede parere al sindaco di Montalto. Be! abbiamo l’onore e il piacere di informare tutti che noi di areasx non siamo disposti a far passare sopra le nostre teste decisioni che evidentemente, avvantaggiano i paesi limitrofi ma non certo Tarquinia. Facciamo un appello a tutte le forze che ritengono questa trasversale, cosi come ci è stata imposta, l’ennesimo sfregio sul volto di tarquinia.

Ci duole constatare che, mentre si spingono scelte che sono contrarie agli interessi del nostro territorio, a sinistra non si perde l’occasione di accendere l’ennesima inutile polemica, Qualcuno nel PD ha ritenuto offensive e meritorie di risposta le nostre parole dette alla conferenza stampa. E utilizzando toni fintamente concilianti, ci siamo sentiti accusare che la colpa della sconfitta del PD e della vittoria della lega e del 5stelle è nostra. Ed è da addebitare alle polemiche di chi come noi, cerca di capirne le ragioni. E invece di inziare un percorso di analisi, anche insieme, ci si arrocca nell’ennesima difesa del fortino a loro dire da noi attaccato.

Cari “amici” del PD, non è certo da noi che vi dovete difendere ma da voi stessi e se non riuscite a comprendere la valenza storica e il significato del voto del 4 marzo, allora il problema è più grosso di come ce lo siamo raccontato. Non è di noi che vi dovete preoccupare ma delle milioni di persone che hanno votato di tutto fuorchè a sinistra o non hanno votato. A fronte di quanto successo gli appelli all’unita suonano stonati, non perchè non voluti da qualcuno ma piuù semplicemente perchè, purtroppo, il rischio che si corre vero è che non si abbia, nulla da unire. Noi di areasx vi invitiamo ad approfittare di ogni critica per discuterene il contenuto e non a reagire sdegnosi come una damigella importunata da uno sgradito corteggiatore. Di uscire da questa presuntuosa autoreferenziale superiorità di chi sta sempre nel giusto e non sbaglia o non ha sbagliato mai. Per concludere, detto fra noi, prima del job act, chi perdeva il lavoro e aveva più di 50 anni poteva godere di due anni di disoccupazione e tre di mobilità. I sindacati avevano potere di trattativa e interdizione e potevano trattare i trasferimenti che non potevano essere utilizzati per creare le condizioni di doversi licenziare, oltre al danno anche la beffa, perche impossibilitati a raggiungere il posto di lavoro. E le vertenze prevedevano il reintegro al lavoro se i licenziamenti avvenivano per ingiusta causa. A “noi” di “sinistra” questo non dovrebbe sfuggire.

areasx – Tarquinia