Tarquinia, areasx: “Foto con la fascia gesto deprecabile, ma ora si pensi a idee, progetti e lavoro”

Riceviamo e pubblichiamo

Abbiamo assistito attoniti alle vicende che hanno interessato il vice sindaco in primis, o meglio l’ex vice sindaco e alla sgragnolata di pietre lanciate da chi di noi è senza peccato.

Noi ci dissociamo fermamente dal vociare inutile e dannoso che avrebbe come unico risultato il linciaggio pubblico di uno sprovveduto ed imprudente ventenne che finirà per pagare tutti i conti civili e penali, anche per chi ha fatto della politica e delle stanze istituzionali un covo di follia, sublimazione di incompetenze e giovanili inedeguatezze.

Non ci sottraiamo al compito della condanna civile e morale per un gesto deprecabile e manigoldo, che denota goliardica inconsapevolezza del ruolo e del significato delle stanze istituzionali. Il comune è la casa di tutti i cittadini e non solo di una parte, le amministrazioni elette, dopo le elezioni hanno il dovere di rappresentare la citta tutta e non solo una parte.

Ciò detto, la gogna che si è scatenata tra il personale politico denota inesorabile il limite generale della inteligenza e del buon senso. Dove interessi di bottega vanno sempre e comunque oltre agli interessi generali del paese e dove, alla fine della giostra finisce per pagare il più debole, il giovane con la fascia e con quel braccio imprudentemente proteso in avanti.

Ricordiamo che la democrazia italiana, la costituzione in Italia nasce sui valori della resistenza e della lotta contro il fascismo e questo è e rimane un punto fermo e irrinunciabile. Una considerazione, anni di odio e vento seminato da tutte le parti sta facendo raccogliere tempesta, stiamo bevendo l’acqua di un pozzo avvelenato dal rancore e da una battaglia politica che si è trasformata nel tempo in altro, mentre la città sta andando a fuoco, o in malora.

Temi come il lavoro non trovano pagine nelle aggende politiche, idee e progetti per il paese non hanno patria nelle stanze della politica tarquiniese. Si assite al fallimento oggettivo di questa novella amministrazione ingessata da diatribe interne su chi sara il successore di Pietro, la cui salute e, lo diciamo con grande dolore, non gli sta permettendo di svolgere completamente e in modo efficace il suo ruolo di primo cittadino e guida di Tarquinia.

A tal proposito ci sentiamo di dire al sindaco, che trovi presto soluzioni ai problemi di salute, ha tutta la nostra vicinanza e solidarietà. Tuttavia ha anche un enorme problema, se dovesse trovarsi nelle condizioni lasciare l’incarico dato dai tarquiniesi, vista la oggettiva inedeguatezza di questa classe politica, incosciente e superficiale, oltre che impreparata, Pietro avrà la responsabilità di trovare un sotituto degno di questo paese, patrimonio del’UNESCO. E vista cotanta genia a corte, non vorremmo vestire i suoi panni.

Vivere con coscienza la vita della comunita per noi di areasx significa non essere gelosi delle proprie idee. Ma un dovere metterle a disposizione della città e delle nuove amministrazioni a prescindere dalla collocazione politica. Nella profonda consapevolezza che in cima alla lista dei bisogni della nostra gente ci sia il lavoro, vogliamo avanzare una proposta su cui lavorare tutti insieme e per il bene comune.

Alcuni mesi fa sollecitavamo l’amministrazione ad intraprendere un lavoro serio e definitivo per la definizione del Piano Regolatore generale, sottolienando come questo, fosse volano di sviluppo e lavoro BUONO per la città in totale sintonia con la vocazione del territorio, patrimonio dell’unesco non per caso. Ci troviamo nella spiacevole condizione di sottolineare come ancora vi sia immobilismo e totale assenza di sensibilità da parte di questa amministrazione, sui temi del lavoro e della valorizzazione del territorio.

Gia, perche si deve sapere che risale al lontano 1971 la primissima proposta del PARCO ARCHEOLOGICO, le delibere di riferimento sono la n. 2543 dell’11/07/1975 e la n. 3865 del 07/11/1975, dove l’amministrazione recepiva la proposta e la inseriva nel Piano Regolatore indicandolo come sottozone F2 e F9.

Immaginate il significato che avrebbe per l’economia del paese e l’impatto sul lavoro la realizzazione prima e la gestione dopo di un parco archeologico che va dal fiume Marta fino a CENCELLE comprensivo del recupero archeologico e culturale di quel sito?

Un esempio lo possiamo vedere a Montalto e Cerveteri dove, per la valorizzazione dei siti ci sono voluti anni di lavoro qualificato e oggi vengono gestiti con un indotto importante per quelle città. Areasx lancia un appello di buon senso, posiamo le pietre a terra e iniziamo a lavorare per la città. È per questo che il popolo vota e sceglie, anche se a volte sbaglia.

areasx