“Ancora una volta, ma non siamo ancora sazi, il calcio giocato ha lasciato spazio al calcio non giocato. – le parole della società – quello che riesce comunque a raggiungere l’obiettivo primario di unire. Rappresentiamo una Società ‘old’ ma abbiamo desiderio di proseguire il percorso intrapreso con nuove idee sociali e sportive”.
Un viaggio in pullman abbastanza impegnativo e una levataccia per tutti, l’arrivo al centro sportivo, l’ingresso negli spogliatoio e poi pronti in campo per un allenamento svolto dai tecnici dai federali. Quindi il pranzo, svoltosi all’interno del centro sportivo, proprio dove i giocatori della Nazionale consumano il loro pasto: “Una gioia infinita, conclusa con la presentazione e dello chef della nazionale”.
Nel pomeriggio la visita al museo del calcio, la conoscenza del dott. Fino Fini, medico sociale della nazionale per sei mondiali, che con i suoi racconti ci ha trasmesso le emozioni vissute in campo. Tante foto, su tutte quelle fatte con la Coppa del Mondo del 1982, con le maglie storiche, le coppe, i palloni e tanto altro. “Un ringraziamento particolare va al Presidente Marco Bellucci, per aver avallato e creduto in tale iniziativa”.