Tarquinia, Celli e Leoni all’attacco dell’amministrazione: “Non bastava l’autoscan: ora anche gli autovelox!”

Riceviamo dai consiglieri comunali Enrico Leoni e Sandro Celli e pubblichiamo

Evidentemente gli oltre due milioni di euro introitati per violazioni al codice stradale, comminate in larga parte con l’autoscan, a questa amministrazione non sono bastati e quindi ecco che vengono messi in uso anche gli autovelox.

Questi dispositivi dovrebbero essere utilizzati con la finalità di rendere più ordinato e sicuro il flusso veicolare e non solo ed esclusivamente per quella molto meno nobile di fare entrare nelle casse comunali quanti più euro possibili togliendoli indebitamente dalle tasche dei cittadini. Ormai si sta facendo un uso distorto e smodato di questi strumenti di controllo utilizzandoli spesso per contestare violazioni e comminare sanzioni in difformità di quanto previsto dalla normativa. I cittadini già in difficoltà per una crisi che rende gli stipendi sempre più miseri e alle prese con costi del carburante sempre maggiori si vedono anche costretti a pagare “un’ulteriore tassa di circolazione”. Chiaramente, visto che l’obiettivo non è fare sicurezza ma fare cassa, gli autovelox vengono piazzati in punti strategici, dove mantenere le velocità previste a volte è difficile e addirittura creerebbe problemi di sicurezza anche maggiori.

Basta, smettiamola con questa costosa vessazione nei confronti dei cittadini e diamo alla Polizia Locale il fondamentale ruolo che merita in modo che i cittadini possano percepire che operi per la loro tranquillità e non per tartassarli ad ogni battito di ciglio. Sembra di vivere in uno stato autoritario dove l’unico obiettivo da perseguire è la repressione. Tra l’altro, se si considera che l’uso di questo tipo di bancomat automatico con prelievo diretto dalle tasche degli automobilisti ha fruttato oltre 2 milioni di Euro e considerando che almeno il 50% di questi introiti dovrebbe essere destinato alla sicurezza stradale sarebbe legittimo aspettarci che le nostre strade si presentino con un manto stradale sempre perfetto anziché privo di manutenzione creando, quello si, grossi problemi di sicurezza.

Viene da pensare pensare che oltre il danno anche la beffa visto che con quei soldi sono state sventrate le uniche aree verdi presenti in una zona fortemente urbanizzata come quella “dell’Ospedale” per sostituirli con catrame e cemento armato per creare un numero di stalli di parcheggio inferiori a quelli che già c’erano. I cittadini non sono i sudditi di un padrone a cui pagare tasse e balzelli, i cittadini sono il cuore pulsante di una comunità che dà mandato ad uno di loro di rappresentarla e amministrarla nel loro interesse. Questa amministrazione invece si comporta come se il sindaco fosse il “Padrone” della città e i cittadini dei semplici dipendenti che devono ubbidire e sottostare al suo volere.

Ma colui che si considera il “Padrone” se la pone la domanda del perché continuano a chiudere le attività commerciali e le strade del paese sono sempre più deserte? Forse anche perché nel centro storico non entra più nessuno perché terrorizzato di prendere multe a ripetizione? Forse anche perché questa notizia ha superato i confini della nostra città e piuttosto che incorrere in sanzioni chi viene da fuori decide di scegliere altre destinazioni? E così mentre le casse del “Padrone” continuano a rimpinguarsi con le sanzioni, quelle dei semplici cittadini, commercianti, artigiani, imprenditori sono ormai vuote.