Tarquinia e l’Etruria Meridionale candidate a Capitale Italiana della Cultura 2028: approvato il protocollo d’intesa

La Giunta comunale di Tarquinia ha approvato lo scorso 12 giugno il protocollo d’intesa per la candidatura della città e del territorio dell’Etruria Meridionale al bando indetto dal Ministero della Cultura per il conferimento del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2028 (qui la notizia data in esclusiva da lextra.news). La proposta è stata avanzata in accordo con la DMO Etruskey ETS, ente di gestione turistica territoriale di cui Tarquinia fa parte insieme a numerosi altri comuni del comprensorio. Il progetto punta a valorizzare l’intero sistema culturale e archeologico dell’antica Etruria meridionale, unendo i comuni che storicamente gravitavano intorno alle metropoli etrusche di Tarquinia, Cerveteri e Vulci.

Candidatura d’area vasta e cooperazione tra enti locali

Il percorso di candidatura prevede due fasi: la manifestazione d’interesse da inviare entro il 3 luglio 2025 e la trasmissione del dossier completo entro il 25 settembre 2025. Il progetto – che si basa sull’esperienza già maturata dalla DMO Etruskey – si propone come strumento per rafforzare la cooperazione tra enti locali, istituzioni culturali e realtà imprenditoriali, in continuità con quanto già avviato con il sito Unesco delle Necropoli Etrusche di Cerveteri e Tarquinia. La redazione del dossier sarà coordinata dalla DMO stessa e finanziata internamente, senza costi per il Comune.

Verso un riconoscimento nazionale per il territorio etrusco

Con questa deliberazione, Tarquinia ambisce a un riconoscimento che rafforzi l’identità culturale dell’intero territorio etrusco e ne favorisca lo sviluppo turistico, culturale ed economico. Tra i partner previsti figurano il Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia, la Soprintendenza, le istituzioni scolastiche e culturali locali, oltre a soggetti del mondo creativo e artigianale. Il protocollo, firmato anche dagli altri comuni aderenti alla DMO, rappresenta un passo concreto verso la candidatura congiunta, nella prospettiva di promuovere una cultura diffusa, integrata e sostenibile.