La vicenda vede protagonisti la società Energie Nuove srl, la Regione Lazio, il Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca e il Comune di Tarquinia. “Con quella mozione – spiega il M5S nella nota – volevamo tutelare l’idroelettrico comunale, difendere gli interessi degli agricoltori, proteggere l’economia balneare e, non ultimo, salvaguardare il nostro territorio dalla sottrazione di un altro bene comune”.
A fare luce su una questione già più volte salita alle cronache in questi mesi, potrebbe ora arrivare la Corte dei Conti, cui il Movimento ha presentato una documentazione definita “circostanziata”. “Non va trascurato – conclude la nota – che l’iniziativa di Energie Nuove comprometterà il progetto comunale di riattivazione della centralina idroelettrica della Cartiera e potrebbe provocare anche l’intorbidimento estivo delle acque del Marta, con gravi ripercussioni sul già provato settore balneare. Bocciando la mozione del M5S, la maggioranza silente ha scelto di non contrastare un progetto che vede irrimediabilmente compromessi, ancora una volta, i diritti dei cittadini”.