Riceviamo e pubblichiamo
Il pezzo è corredato da una cartina geografica dell’Italia, che indica i paesi dove si sono svolte manifestazioni e iniziative. Analizzando il dossier elaborato da un’associazione, che ha censito 210 proteste svoltesi in Italia contro l’arrivo di extracomunitari, il giornalista ha tolto quelle organizzate da partiti e movimenti politici ed è giunto al dato di ben 104 località dove, ad animare le democratiche proteste, sono stati dei comitati di cittadini. Tra queste Blera, con le proteste nella frazione di Civitella Cesi, e Tarquinia con la vicenda del ventilato arrivo di extracomunitari in un hotel.
“Non siamo soli – dichiara il Comitato Civico Tarquinia – nel 2016 in oltre un centinaio di Comuni si è democraticamente protestato contro l’emergenza immigrazione. Un fenomeno che suscita la giusta reazione della popolazione italiana e che non viene affrontato con i dovuti accorgimenti dal governo nazionale e da alcune amministrazioni comunali. Un ricco affare per i trafficanti di esseri umani, che secondo dati raccolti dall’Europol, nel 2016 hanno incassato circa 2 miliardi di euro. Un affare enorme – prosegue il Comitato Civico – anche per associazioni e cooperative. Basti ricordare le intercettazioni telefoniche dell’inchiesta “mafia capitale”, dove uno dei protagonisti asseriva che l’accoglienza dei migranti rendeva più del traffico di droga.
Proseguiamo la nostra attività – conclude il Comitato Civico – vigilando e mettendo in atto tutte le iniziative democratiche e pacifiche per vedere rispettati i diritti dei nostri concittadini, in particolare le 193 famiglie tarquiniesi che attendono da anni l’assegnazione di una casa popolare.”
Comitato Civico Tarquinia