Tarquinia, la mensa scolastica fa ancora discutere: riunioni su riunioni per decidere tra pranzo in classe o pasto dalle Passioniste

Torna alla ribalta della cronaca la vicenda legata al servizio di mensa scolastica per la scuola primaria Corrado e Mario Nardi di Tarquinia: ad oltre un mese dalla riunione in cui l’amministrazione uscente aveva annunciato le nuove modalità del servizio – che a causa dell’indisponibilità dei locali solitamente usati, oggetto dei lavori in corso nel plesso scolastico, si sarebbe svolto presso il refettorio del vicino Monastero delle suore Passioniste, con conseguente spostamento a piedi dei bambini tra le due sedi – fervono gli incontri tra genitori ed istituzioni per comprendere se, come sembra, questa soluzione sia destinata a cambiare.

Come sarebbe stato confermato in una riunione, ieri, tra i genitori ed il commissario straordinario, quest’ultimo sarebbe intenzionato a modificare nuovamente la gestione del servizio, prevedendo la possibilità per i bambini di mangiare in classe. Una scelta di cui si parlava da qualche giorno, tanto da spingere i rappresentanti di classe a chiedere un incontro per chiedere chiarimenti in merito e sottolineare come l’attuale sistema, nonostante le perplessità iniziali, apparisse soddisfacente e funzionale.

Pur non avendo notizie certe sulle date, sembra ad ogni modo certa la volontà da parte del comune di applicare il nuovo metodo: i pasti, cucinati nello stesso luogo in cui sono cotti ora, verrebbero impacchettati per il trasporto a scuola; nel frattempo, i bambini dovrebbero lasciare la classe per permettere ad una squadra specializzata di sanificare l’ambiente per il pranzo, operazione da ripetere subito dopo. Con, come riportano alcuni genitori, una qualità comunque minore del cibo rispetto a quello servito nell’immediato ed una perdita di tempo scolastico. Oltre che costi maggiori, se non altro per la necessità degli interventi di igienizzazione.

Questa mattina si è svolto un ulteriore incontro tra rappresentanti e scuola, cercando una mediazione da presentare al commissario. Al netto della volontà, da parte dei genitori, di avere notizia della posizione della Asl sulla vicenda, pare sarebbe anche stata elaborata una proposta intermedia, che limiterebbe l’uso del refettorio delle passioniste ai mesi meno freddi ricorrendo, negli altri periodi, al pranzo in classe.