Riceviamo e pubblichiamo
Assieme alla necropoli di Cerveteri, La Tomba degli Scudi e l’intera necropoli di Tarquinia di cui fa parte è stata inserita dall’Unesco nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 2004 ed è sotto la tutela della Soprintendenza Archeologia per il Lazio e l’Etruria meridionale. Attualmente chiusa al pubblico, la tomba è stata segnalata come “Luogo del Cuore” affinché sia tutelata dal degrado e valorizzata anche mediante la sua pubblica fruibilità.
L’intervento del FAI e di Intesa Sanpaolo, consistente in un contributo di 24.500 euro, servirà a restaurare i dipinti della camera principale, quelli in cui sono rappresentati Larth Velcha, fondatore della tomba, e di sua moglie Velia Seithiti.
Per l’operazione sono stati altresì fondamentali il contributo finanziario della Soprintendenza e di amici sensibili e impegnati nella salvaguardia del patrimonio della Tuscia: laFondazione Etruria Mater, Skylab Studios, Dichtec srl, Isam srl, Pottino e Pottino Avvocati Associati e Lions Club Tarquinia.
L’archeologa Lorella Maneschi, recentemente nominata nuovo Capo Delegazione del FAI-Viterbo, esprime profonda gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito con la loro firma a questo strepitoso successo. Un ringraziamento sentito va pure alla Soprintendente dott..ssa Alfonsina Russo e al funzionario dott.ssa Maria Gabriella Scapaticci che hanno creduto e sponsorizzato con entusiasmo il progetto.