

Riceviamo da Martina Tosoni, consigliere del Comune di Tarquinia, e pubblichiamo
Tra gli argomenti all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale c’è un tema su cui, già in sede di commissione, ho visto dalla maggioranza un atteggiamento frettoloso e irrispettoso, sia nei confronti dei consiglieri di minoranza che dell’associazionismo cittadino, in particolare sportivo, anima viva e stimata della nostra comunità.
Critiche alla maggioranza sulla gestione della commissione
Mi riferisco al regolamento per la concessione in uso o in gestione degli impianti sportivi di proprietà comunale, sul cui iter di approvazione ho manifestato fin da subito le mie perplessità, proprio perché si tratta di un argomento delicato che riguarderà l’intero tessuto associativo sportivo. Ci hanno convocato il 21 luglio per il 24 luglio, allegando alla convocazione soltanto il regolamento, senza il precedente, né i decreti legislativi corrispondenti alla nuova Riforma dello sport: documenti necessari per studiare e approvare il regolamento. Alle ore 17.15 sono iniziati i lavori consapevoli che alle 18 avremmo avuto la commissione Bilancio, tra l’altro formata da quasi tutti gli stessi consiglieri della commissione Sport.
Ho esordito chiedendo all’Assessore Celli e al Presidente di commissione Zacchei se avessero intenzione di portare in consiglio comunale il regolamento già il 29 luglio, poiché ritengo che discutere un tema simile in soli tre quarti d’ora scarsi e affrontare una problematica così delicata come quella dell’impiantistica sportiva con una sola commissione sia un atto di poca serietà amministrativa. Abbiamo, infatti, fatto commissioni ben più lunghe e prestato attenzione maggiore ad argomenti sicuramente meno complessi e che riguardavano meno utenti. L’ho chiesto educatamente, così come i miei colleghi di opposizione, che come me hanno riscontrato delle criticità ed evidenziato come fosse carente la documentazione di riferimento inviataci.
La richiesta: «Coinvolgere le realtà che gestiscono gli impianti»
Abbiamo anche chiesto se ci fossero urgenze o scadenze, e ci è stato risposto di no. Pertanto non capiamo la necessità così impellente di dover approvare il 29 in consiglio comunale un regolamento di questa importanza in così poco tempo e senza le dovute concertazioni.
Sono stata assessore allo sport, ne conosco le problematiche e il tema delle concessioni degli impianti è sicuramente un argomento da affrontare, ma con le dovute cautele e i tempi giusti. Di certo non frettolosamente. Credo sia necessario in primis fare un approfondimento sullo stato di fatto di alcune strutture sportive, prenderle in esame magari caso per caso e sicuramente aprire un tavolo di confronto con le realtà associative che, in questi anni, hanno gestito gli impianti e ne conoscono bene i problemi e lo stato di fatto.
«Serve più tempo e non una decisione autoritaria»
Siamo rimasti basiti dal comportamento del Presidente di commissione, che con solo un anno di consiglio comunale alle spalle e nessuna commissione mai convocata ha ritenuto opportuno ignorare le nostre richieste e procedere alla presentazione del documento in consiglio comunale.
Un vero atto di democrazia che resterà nella storia dell’amministrazione Sposetti, eletta nel 2024 per essere “la voce di tutti”: mi chiedo se sindaco e consiglieri di maggioranza siano concordi sulla linea scelta da Zacchei e Celli e approvino una modalità di dialogo tanto diversa da quella sbandierata in campagna elettorale. In caso contrario, il consiglio è il momento per far sentire la propria voce. Noi ci andremo intenzionati a ribadire ciò che abbiamo chiesto in commissione, cioè tempo per approfondire il documento, cercando di far capire alla maggioranza l’importanza dei regolamenti che non sono soltanto medaglie da mettersi sul petto, ma strumenti amministrativi di gestione e funzionamento di una intera comunità: coerenza e rispetto delle promesse elettorali ci lasciano sperare che, in quella sede, il consiglio sia concorde sulla necessità di riflessione e condivisione.
