Tarquinia, Martina Tosoni è il nuovo vicesindaco: dopo Catini, la funzione resta in capo a Rinnova

Martina Tosoni è il nuovo vicesindaco del Comune di Tarquinia: lo certifica il Decreto Sindacale (reg. gen. 14 del 5 aprile 2018) in pubblicazione sull’albo pretorio del comune, disponibile on line sul sito istituzionale dell’ente. La Tosoni sostituisce, nella funzione, Manuel Catini, che mercoledì scorso in serata aveva annunciato la rinuncia all’incarico, formalizzata – come si apprende dal documento – con una nota acquisita al protocollo generale ieri, 5 aprile. Confermate le nomine dei cinque assessori, così come le deleghe ad essi a suo tempo assegnate.

Una decisione repentina, quindi, quella del sindaco Mencarini, che di fatto in una manciata di ore chiude il caso: resta ora da capire se si tratti di una scelta personale del primo cittadino, di una decisione maturata in accordo in seno alla maggioranza o del rispetto di accordi post elettorali, con il mantenimento della funzione di vicesindaco in capo al movimento politico Rinnova. Così come resta in piedi la domanda posta ieri in conferenza stampa dal Partito Democratico: se Catini è, come più volte ribadito dal sindaco, estraneo alla vicenda, perché rinuncia all’incarico? E perché il sindaco ne accetta la rinuncia?

Una delle tante risposte che ci si attende di ricevere nel prossimo futuro, assieme a quelle che rimbalzano in questi giorni tra la cittadinanza, i social e le sedi politiche e che si legano direttamente alla vicenda da cui tutto questo è scaturito: l’ormai arcinota foto scattata nell’ufficio del vicesindaco con saluto romano e fascia tricolore indossata da una persona estranea all’amministrazione. Pare che sia da attendere, in giornata, un comunicato stampa dal palazzo comunale, anche se a molti appare ormai chiara l’esigenza di una conferenza o un confronto con la stampa, da parte del primo cittadino, sulle vicende politiche di questi giorni. Il tutto mentre da varie forze politiche di opposizione si lancia la proposta di chiedere un consiglio comunale per discuterne.