A quanto si apprende, la donna era stata oggetto anche di aggressioni fisiche, sino a costringerla a rivolgersi in più occasioni al pronto soccorso. Ma anzi in tali frangenti la situazione diveniva ancora più insostenibile, con l’uomo che – per evitare che la donna riferisse ai sanitari che era stata vittima di violenze da parte sua – la pedinava per le vie di Civitavecchia (e, in un caso, anche di Roma) per intimorirla.
Tutto ciò aveva portato, il 12 luglio scorso, ad una misura cautelare emessa dall’autorità giudiziaria nei confronti dell’uomo, cui era stato imposto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dall’ex convivente a meno di 500 metri, il divieto di avere qualsiasi tipo di contatto con la vittima (sia telefonici che informatici) ed il divieto di dimora nel comune di Civitavecchia, luogo in cui vive la donna. Divieti ripetutamente infranti, sino a quando l’uomo non veniva sorpreso ad avvicinarsi alla ex da una pattuglia della Polizia di Stato nel comune di Civitavecchia. Da qui la sostituzione della misura cautelare in atto con quella più afflittiva della detenzione in carcere con l’uomo che è stato associato presso la Casa Circondariale di Civitavecchia.