Tarquinia, Moscherini annuncia una convergenza con il sindaco su San Giorgio: “Approveremo in consiglio l’applicazione della legge 28 dell’80”

Un incontro con il sindaco Pietro Mencarini ed il segretario generale del Comune di Tarquinia per trovare una soluzione per il futuro di San Giorgio: Gianni Moscherini, stamani, in conferenza stampa, alla presenza di alcuni dei proprietari delle abitazioni della località in questione, lancia la notizia di una convergenza tra il Cantiere della Nuova Politica, che lui rappresenta, e l’amministrazione comunale.

“Leggo e sento in giro notizie che, da consigliere, ma anche da singolo cittadino, mi fanno male, che parlano di ordini di demolizione giunti ai proprietari delle abitazioni di San Giorgio, magari a quelli che hanno pagato il condono. – ha esordito Moscherini – Credo sia fuori dal mondo: in un’area in cui l’illegittimità dura del 1964, con un susseguirsi di amministrazioni che non hanno saputo risolvere nulla, trovo inconcepibile che non ci si metta tutti d’accordo per risolvere la vicenda nel senso del bene per tutti i cittadini, per di più su un argomento su cui tutti, in campagna elettorale, concordavamo”.

“Per questo, ieri mattina, sono salito dal Sindaco – prosegue il racconto – ad informarlo che stamani avrei incontrato la stampa ed a chiedergli se fosse consapevole degli ordini di demolizione inviati dai suoi uffici. E la chiacchierata mi ha confortato, perché il sindaco mi ha anticipato esattamente la soluzione che io stavo per proporgli: mettere in piedi un’azione amministrativa definitiva per condurre alla legalità l’area di San Giorgio e fare un progetto urbanistico per soddisfare le necessità turistiche, abitative e di servizi di quell’area. E quell’azione è l’applicazione della legge 28 del 1980, stoppando subito le demolizioni e rimettendo l’intera vicenda urbanistica nelle mani del Comune”.

Moscherini inizia poi a spiegare la prassi che si intende applicare. “Prima del dieci agosto sarà convocata una commissione urbanistica ad hoc per stabilire il percorso di utilizzo della legge 28 dell’80, nella quale si voterà un documento che, in seguito, sarà portato e votato in consiglio comunale. Documento nel quale personalmente chiedere che sia espressa l’intenzione di stoppare immediatamente, cioè anche prima del consiglio, gli ordini di demolizione”.

“Personalmente – prosegue il consigliere – sono dell’idea che i consorzi vadano chiusi, perché negli anni hanno contribuito alla confusione, cercando per lo più di soddisfare i propri interessi di parte a discapito dell’interesse generale. Il Comune deve prendere in mano tutto per elaborare un progetto che tuteli i diritti di tutti, nessuno escluso, risolvendo i problemi che interessano l’area. Ringrazio, per la rassicurazione ricevuta, il Sindaco ed il segretario generale: si tratta di una bella novità da parte dell’amministrazione, una luce di speranza anche in vista di altri progetti che vogliamo portare avanti, a partire da quelli su Porto Clementino”.

Infine, una battuta politica sul possibile ingresso in maggioranza. “So che c’è una chiacchiera che gira, e come spesso succede in questi casi, questa cosa sembrano saperla tutti tranne me. Io sono un consigliere, e cerco un’opposizione costruttiva e non distruttiva: se c’è convergenza con l’amministrazione, soprattutto su un tema già trattato in campagna elettorale, tanto meglio: ho svolto solo il mio compito da consigliere di risolvere i problemi dei cittadini”.