Tarquinia, Moscherini attacca su San Giorgio: “Qui qualcuno è rimasto troppo etrusco: siamo fermi al 1964”

(f.e.) San Giorgio, uno dei nodi della crisi politica di questi giorni, torna al centro del dibattito. Il consigliere comunale di minoranza Gianni Moscherini ha convocato una conferenza stampa per spiegare lo stato dei fatti. “Ringrazio il Sindaco Pietro Mencarini per aver fatto approvare in giunta un atto di indirizzo verso la 28/80, la legge regionale che norma il recupero dei nuclei edilizi sorti spontaneamente, che io condivido pienamente – spiega Moscherini – Nei giorni scorsi c’è stata un’assemblea al Lido alla presenza di tantissimi consorziati che hanno convenuto come la 28/80 sia la linea giusta da seguire”.

Moscherini va oltre. “Qui c’è qualcuno che è rimasto un po’ troppo etrusco e ci siamo fermati al 1964. Non aver affrontato e risolto in tutto questo tempo la problematica è uno scandalo. C’è qualche politico o meglio qualche antipatico vecchietto che sta lavorando affinché questa problematica resti irrisolta”. Il consigliere parla anche di quanto avvenuto in commissione. “La maggioranza insieme a me e Riglietti ha confermato la validità della delibera. Celli e Bacciardi sono usciti al momento del voto. In quella sede ho attaccato i politici come Celli che in dieci anni non hanno fatto nulla per risolvere il problema e quei funzionari che per anni gli hanno fatto da camerieri. Mi domando come mai da gennaio chi di dovere non ha avviato il procedimento per eseguire quanto deliberato?”.

Moscherini che annuncia la possibilità di ricandidarsi “a patto che me lo chieda la gente e non le famiglie di potere tarquiniesi”, chiosa ironicamente rispondendo a Mazzola che lo aveva definito simpatico vecchietto. “A quell’antipatico vecchietto lo ringrazio per avermi indicato come direttore del gerontocomio e lo attendo tra qualche anno come mio gradito ospite. Saprò come fargli dimenticare le batoste elettorali di cui è stato protagonista”.