La vicenda prende le mosse dai problemi generatisi con l’azienda che gestiva tali servizi, contenzioso che avrebbe portato all’interruzione del rapporto in corso: si parla addirittura del possibile smantellamento delle strutture del bookshop e del bar della Necropoli.
La vicenda suscita apprensione in città sia per il destino dei lavoratori – sono 10 quelli impegnati nelle sedi di Tarquinia, altri 8 quelli di Cerveteri – sia per il riflesso sull’accoglienza turistica ed i servizi in relazione al Museo ed alla Necropoli. Si attende, infatti, di capire come sarà d’ora in poi gestita l’opera sin qui portata avanti dai dipendenti dell’azienda, se è vero – come circolato in città – che saranno i custodi dipendenti del Ministero a proseguire in tali compiti e se l’offerta di servizi complessiva vedrà una riduzione nella quantità e qualità. Domande che presto dovrebbero avere risposta, anche perchè i dipendenti non sembrano volersi arrendere alle decisioni e annunciano iniziative per cercare di far sentire la propria voce.