Tarquinia, oggi a Santa Maria in Castello la presentazione della nuova edizione illustrata di “Etruskìade” di Cesare Aloisi

Riceviamo e pubblichiamo

Sarà presentata oggi, sabato 4 settembre, alle ore 18,30, presso la Chiesa di Santa Maria in Castello a Tarquinia, in occasione delle celebrazioni del Premio Letterario Arcaista, la nuova edizione illustrata 2021 del romanzo eroicomico di Cesare Aloisi “Etruskìade”.

“Ancora una volta Aloisi si lascia trascinare dal suo amore per la civiltà etrusca, presentandola però sempre in modo scanzonato e divertente. – spiega in una sua recensione Lilia Grazia Tiberi – Infatti è in questo modo piacevole e scorrevole che vengono presentate, in questa sua “Etruskìade” le tante problematiche all’origine del popolo etrusco, alla sua storia, alla sua lingua e alla sua religione. Il testo è un susseguirsi di momenti allegri e simpatici, di battibecchi tra il Vate, un impacciato e stravagante professore dei nostri giorni, e Tinia, il dio più importante dell’olimpo etrusco, che ha scelto questo eccentrico aedo per riportare, dopo più di due millenni, l’attenzione sul suo adorato popolo etrusco, tanto bistrattato dai Romani. Un desiderio che accomuna, sì, questi due personaggi, ma che spesso li vede scontrarsi per la metodica con cui si muovono per raggiungere questo scopo. Infatti non è certo idillico il rapporto tra l’emulo di Omero e di Virgilio e il suo divino protettore dal carattere non facile. Il Vate, ma forse è meglio dire l’autore (dato che con molta arguzia è proprio l’autore che si cela dietro a lui) non si lascia abbattere dai tranelli e dalle difficoltà scaturenti spesso dalla sua imprevedibile creatività. Chiede aiuto a Tinia, e quando questo glielo rifiuta è pronto ad ingegnarsi per risolvere in qualche modo la situazione. Le sue armi vincenti sono l’inventiva, la fantasia che si mescolano alla storia ufficiale, quella di Erodoto e di Dionigi d’Alicarnasso. Ogni personaggio viene presentato in modo originale ed accessibile a tutti; alcuni dei punti più qualificanti sono sottolineati dalle illustrazioni di Roberto Marini. Il preciso gioco delle parti tra il Vate “maldestro” e Tinia avrà una spiegazione nella parte finale del romanzo, grazie alla fantasia creatrice del primo. Problemi annosi, come ad esempio quello della lingua etrusca, vengono affrontati con vivace inventiva dal Vate che, è bene sottolineare, non è un semplice narratore di fatti più o meno fantasiosi, ma spesso diventa interlocutore dei vari personaggi e… personaggio lui stesso. “Etruskìade”, in conclusione, è un’opera in cui storia e fantasia si intrecciano, dando luogo a qualcosa di originale e, ripeto, imprevedibile”.