Tarquinia, sopralluogo all’ecoarea: i libri prelevati alla biblioteca non finiranno al macero

(s.t.) Quello dei libri prelevati ieri dalla ex biblioteca “Dante Alighieri” di Tarquinia, caricati su un container e – almeno originariamente – destinato al macero è un caso che non accenna a smorzarsi.

Dopo le segnalazioni dei cittadini di ieri e gli interventi della stampa, stamani si è infatti svolto un sopralluogo presso l’area ecologica – dove era stato trasportato il container con i volumi – alla presenza, tra gli altri, di alcuni rappresentanti della stampa, dell’assessore alla Cultura Martina Tosoni, del responsabile della biblioteca comunale e di alcuni addetti dell’ecoarea.

Il sopralluogo ha messo in luce intanto il numero ingente di volumi e, all’apparenza, uno stato non particolarmente compromesso degli stessi – o almeno di buona parte di essi -, tanto che l’amministrazione ha disposto che non siano portati al macero, bensì riportati in città, per un’ulteriore valutazione ed in attesa di capire come disporne. A quanto si è appreso in quella sede, l’assessore non era a conoscenza del fatto che nella mattina di ieri era stata disposta l’operazione di rimozione dei libri: venutane a conoscenza nella tarda mattinata di ieri, ha approfondito la vicenda sino al sopralluogo di stamani. I presenti hanno fatto, inoltre, richiesta dell’inventario dei volumi selezionati per il macero.

“Mi scuso per quanto accaduto, dovuto ad alcune incomprensioni e mancanze di comunicazione interne, – spiega l’assessore – che hanno portato a questa situazione. L’approfondimento di stamani ha permesso di fare chiarezza sulla cosa, scongiurando che quei volumi finissero al macero. Tengo, a tal proposito a ringraziare i cittadini che, con attenzione e senso civico, hanno segnalato la vicenda: aggiorneremo loro e tutti gli altri cittadini su quanto decideremo di fare con i volumi recuperati”.

Una volta riportati nei locali comunali, resterà da capire se effettivamente i volumi e le riviste sono in uno stato che ne rende possibile la consultazione e, in quel caso, sarà da chiarire come siano state eseguite le operazioni di scarto, a detta della nota del comune di ieri “seguite dal responsabile della biblioteca comunale con la collaborazione di cittadini volontari”. Il tutto, sempre tenendo sullo sfondo la questione principale: se la biblioteca ha cambiato sede da oltre quattro anni, perché non si è provveduto precedentemente alla salvaguardia di quei libri o a studiarne una eventuale, nuova destinazione?