Ideato da Giuseppe Calandrini, lo spettacolo vive su due binari interconnessi, una sceneggiatura – pensata e scritta per l’occasione, con regia curata da Alessandro Pascucci – portata in scena da tre attori, ed un percorso musicale con 14 dei più celebri brani dei Pink Floyd eseguiti dal vivo. Parole e musica, insomma, si sovrapporranno e completeranno: il tutto guidato dal desiderio di trasmettere al pubblico la follia di Syd Barrett, la polemica infuocata e tormentata di Roger Waters, l’aplomb del tutto inglese di David Gilmour.