Tarquinia, venerdì 12 dicembre in comune la presentazione del dossier per la Capitale della Cultura 2025

Venerdì 12 dicembre alle 10:30 nella sala consiliare del Comune di Tarquinia si terrà la presentazione ufficiale del dossier di candidatura di Tarquinia e delle altre città aderenti alla DMO Etruskey al titolo di Capitale Italiana della Cultura “Diffusa” 2028. L’evento rappresenta l’ultima tappa del “Capitale in Tour”, circuito di presentazioni che ha coinvolto tutti i Comuni partner del progetto: Montalto di Castro, Civitavecchia, Santa Marinella, Cerveteri, Ladispoli, Allumiere, Tolfa, Monte Romano, Blera, Barbarano Romano e Canale Monterano. La presentazione è aperta alla cittadinanza e assume particolare importanza in vista del 18 dicembre, data in cui verranno comunicate le dieci città finaliste che accederanno alle audizioni.

“La Cultura è Volo”: da Cardarelli ai Cavalli Alati

Il dossier di candidatura, intitolato “La Cultura è Volo”, prende ispirazione dalla poetica di Vincenzo Cardarelli, dai celebri dipinti della Tomba della Caccia e Pesca e in particolare dal simbolo iconico di Tarquinia: il Volo dei Cavalli Alati. Un titolo che incarna l’ambizione e l’elevazione culturale che il progetto intende raggiungere per l’intero territorio.

“Questa candidatura è un atto di visione e di responsabilità”, sottolinea il sindaco di Tarquinia Francesco Sposetti. “Ci presentiamo con un progetto solido, condiviso e capace di mettere a sistema un’eredità millenaria proiettandola nel futuro. È questa alleanza che dà forza alla nostra candidatura e Tarquinia, con l’intera rete dei Comuni della DMO Etruskey, ha scelto di credere nella cultura come motore di crescita, coesione e innovazione”.

DMO Etruskey: governance operativa dal 2022

“La nostra non è una candidatura improvvisata ma l’evoluzione coerente di un percorso consolidato sin dal 2022”, afferma Letizia Casuccio, presidente della DMO Etruskey. “La DMO Etruskey è la struttura di governance già operativa che ha coordinato il dossier e questo è un punto di forza unico. La cultura non è una somma di iniziative, ma una filiera di competenze che dialogano, mirando a trasformare la ricchezza etrusca in un volano di sviluppo sostenibile per l’intero territorio”. Il progetto punta a ripensare il ruolo della cultura come leva di crescita attraverso una rete territoriale attiva, una struttura di governance già operativa e una proposta di grande impatto culturale, economico e turistico per l’intera area.