#Tarquinia2017 – Celli: “Quando si perde bisogna fare un esame di coscienza e capire dove si è sbagliato”

Iniziano a stemperarsi le emozioni e lo stress legati allo spoglio, ed iniziano le riflessioni da parte di vincitori e sconfitti. Oggi +è il turno di Sandro Celli affidare al proprio profilo Facebook un’analisi sul risultato del PD alle recenti amministrative.

“Solitamente nello sport dopo una sonora ed inequivocabile sconfitta, a caldo bisogna stare in silenzio e riflettere anziché cominciare a tirarsi gli stracci in faccia già dentro lo spogliatoio. – esordisce Celli – Quello che sto leggendo invece sin dai primi minuti dopo il responso delle urne su Tarquinia è una cosa assurda che dimostra solo ed esclusivamente perché sia stato giusto e forse salutare che i cittadini ci abbiano così sonoramente bocciato. Quando si perde, soprattutto quando lo si fa in modo così chiaro, bisogna solo ed esclusivamente fare un bell’esame di coscienza e cercare di capire dove, magari involontariamente, si è sbagliato. Non può essere che quando abbiamo vinto al primo turno i cittadini avevano capito tutto ed ora invece nulla; gli elettori come il pubblico di uno spettacolo ha sempre ragione sia quando applaude che quando fischia”.

“Capisco che, purtroppo, per chi la politica la fa per mestiere a volte non è concessa l’obiettività, – continua – la possibilità di fare un’analisi lucida e un salutare bagno di umiltà, ma deve necessariamente trasferire su altri tutte le responsabilità, trovare una giustificazione a tutti i costi e soprattutto sempre un capro espiatorio per difendere il proprio lavoro prendendo le distanze da tutto e da tutti sentenziando in modo “confuso”. Diciamolo chiaramente, i cittadini ci hanno presentato il conto soprattutto per un atteggiamento profondamente sbagliato nei loro confronti, e noi come se non fosse successo nulla continuiamo a perseverare in modo ancora più sbagliato”.

Celli parla anche del già annunciato ritiro di Anselmo Ranucci. “Ho letto che Ranucci le sue dichiarazioni le avrebbe fatte in un momento di amarezza ma che verrà convinto a tornare perché dopo una sconfitta non si deve scappare; su questo non sono assolutamente d’accordo, primo perché Memmo non è una persona che possa essere sopraffatta dall’amarezza, secondo perché se decide di continuare potrà essere convinto solo da se stesso e da nessun’altro ed infine perché non si può certamente pensare a lui come uno che sta scappando dopo una sconfitta, ma invece come ad una persona che sta compiendo una scelta di vita che va rispettata. Quello che mi auguro è che dopo questo primo momento di confusione ci sia la giusta serenità ed obiettività per capire su cosa abbiamo fallito, alleanze comprese, per ripartire, assieme a persone che portino nuove idee e nuova vitalità, lavorando su presupposti completamente diversi da quelli che hanno condotto a questo risultato. Sarà difficile e faticoso ma lo dobbiamo alla nostra città, come adesso dobbiamo serrare le file e fare quadrato per impedire che Tarquinia vada in mano poco rassicuranti”.