Possono votare solo coloro che hanno maturato il diritto di voto entro il primo turno delle amministrative, e quindi coloro divenuti maggiorenni entro l’11 giugno scorso. Per ricevere scheda e matita, bisogna presentarsi al seggio con un documento di riconoscimento e la tessera elettorale.
Come noto, gli elettori potranno scegliere uno dei due candidati che hanno ottenuto più voti al primo turno: nel caso di Tarquinia, Pietro Mencarini e Gianni Moscherini. Si vota tracciando un segno sul rettangolo dove è stato scritto il nome del suo preferito: si esprime solo il voto per il sindaco e non è possibile scegliere l’opzione del voto disgiunto, cioè della preferenza per una lista che non è collegata a quella del candidato scelto. Sarà eletto sindaco il candidato che otterrà più voti. In caso di parità è proclamato vincitore il candidato collegato alla lista con maggiori voti validi. In caso di ulteriore parità sarà eletto il candidato più anziano.
In base al risultato del ballottaggio, si andrà a comporre il futuro Consiglio comunale, tenendo naturalmente conto dei risultati elettorali del primo turno ed eventuali ulteriori collegamenti nel secondo. In pratica, se la lista o l’insieme delle liste collegate al candidato eletto Sindaco nel primo o nel secondo turno non hanno conseguito almeno il 60% dei seggi, ma hanno ottenuto nel primo turno almeno il 40% dei voti, avranno automaticamente il 60% dei seggi. Quelli restanti saranno divisi tra le altre liste in proporzione alle preferenze ottenute.