Il racconto di Fedor Dostoevskij che, dopo il notevole successo di pubblico registrato al Teatro Argentina in occasione del ciclo delle “Serate d’onore”, ripropone nel teatro di Montalto per offrire al pubblico un momento di profonda riflessione sulla condizione umana e sulle emozioni che determinano le nostre vite ed i rapporti quotidiani. «Chi è ‘l’uomo ridicolo’? – racconta Gabriele Lavia – E’ un uomo del ‘sottosuolo’, cioè di quell’inferno sulla terra abitato da dannati che vivono in cupa solitudine, indifferenza, livore, odio nei confronti degli altri. Essi si sottomettono alle pene di questo inferno, come per una fatalità crudele e misteriosa e, a un tempo, conservano gelosamente un lucido senso della colpa che li condanna a vivere un’esperienza carica di esaltazione frenetica e sofferente».