Riceviamo e pubblichiamo
“La festa della Radica – spiega il consigliere Antonio Stefanini, organizzatore dell’evento – rappresenta una festa popolare molto antica che veniva svolta alla fine delle festività estive del paese, subito dopo il festeggiamento del Santo Patrono S. Egidio (1 settembre). Il nome “Radica” in dialetto significa radice (legame, antico, tradizione), “radica” come consumare fino alla fine; ma “Radica” anche perché radicata nel cuore del popolo che voleva sorridere, gioire almeno un’ultima volta e quindi “radica” perché l’estate con le sue feste erano finite, arrivando alla fine, alla radice del miglior periodo dell’anno. Questo evento serviva per avere quell’ultimo spazio di scanzonatezza, di divertimento, di armonia e tradizione prima di riprendere il duro lavoro che il grigio periodo invernale avrebbe proposto”. Caratteristica unica di questa festa popolare è la processione con una bara che era una specie di barella con le sponde ai lati, sulla quale veniva portato colui che faceva il “morto”; il morto veniva portato in processione per le vie del paese per rappresentare la morte, la fine, delle festività estive.
Il programma della due giorni prevede un programma fitto di appuntamenti, giochi, concerti e degustazioni da sabato mattina a domenica sera. Tutti i dettagli dell’evento sulla pagina Facebook “La Radica”.