Tosca X: al Teatro dell’Unione di Viterbo Monica Casadei esplora l’universo pucciniano

Con Tosca X Monica Casadei esplora l’universo pucciniano interpretando la celeberrima opera lirica con segno impetuoso ed empatia intellettuale. Lo spettacolo della Compagnia Artemis Danza, in scena il 14 dicembre alle ore 21, è promosso da ATCL – Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio con il finanziamento del Ministero per le Attività Culturali, della Regione Lazio e del Comune di Viterbo.

Anche questo titolo prosegue il percorso di indagine che da diverse stagioni appassiona la coreografa: la relazione tra il gesto coreografico e la parola drammaturgica, foriera di una cifra stilistica in sé già eloquente. Un nesso, quello tra fisicità e drammaturgia, particolarmente evidente nell’opera più drammatica di Giacomo Puccini, che concentra le tensioni e le sfide tra opposti nel secondo atto, il più ricco di colpi di scena, capaci ancora di tenere lo spettatore in costante apprensione. Un atto anche musicalmente di grande interesse, tra tutti il meno melodico, caratterizzato invece da incisi taglienti e armonie dissonanti che l’hanno fatto paragonare all’estetica dell’espressionismo tedesco. Sono proprio le accentazioni del secondo atto, che resta il nucleo della pièce, ad interessare Monica Casadei, per il côté musicale quanto per il fiume di dramma e sadismo che ne scaturisce. L’elaborazione della partitura originale con l’inserimento di tracce contemporanee e soprattutto con la reiterazione di parole significanti del libretto origina una vera e propria drammaturgia musicale. Su questo appassionante tappeto sonoro si impongono con forza i protagonisti, Tosca, Scarpia, che per la prima volta in Monica Casadei sono identificati come personaggi riconoscibili. Dominante la figura del barone Scarpia, avido di potere e di brama di possesso, così crudelmente giganteggiante da far pensare a molti che sia lui, piuttosto che Tosca, il vero protagonista dell’opera. All’inerme cantante, che con la sua lirica romanza “Vissi d’arte” piange la propria vulnerabilità, sono invece riservate dal compositore le sue famose melodie: intime, malinconiche, struggenti. Proprio in questo contrasto di personalità, che nell’opera si affrontano musicalmente e drammaturgicamente nel secondo atto, si rintraccia l’intuizione artistica della Tosca coreografica per Artemis Danza, creativamente radicata e artisticamente sviluppata sul contrasto tra estremi. Il sadismo, la crudeltà, la ferocia dell’essere umano, indagati senza intenti morali ma con interesse clinico per l’energica potenza che generano, si pongono come sentimenti centrali di questa rilettura dell’opera pucciniana, costruita sulla tensione del rapporto tra il carnefice e la sua vittima. In un’accesa espressività degli interpreti, è il pathos più estremo a dominare la scena. Coreografie energiche e fulminee, toniche e nervose corrispondono all’azione drammatica concitata e al ritmo musicale impetuoso, quasi da inseguimento, se non addirittura da thriller, della pièce. Una danza corale, gonfia di impulsi e passioni, istintiva e a tratti selvaggia, che fa un uso vorticoso dello spazio e appare, anche simbolicamente, come visivamente piena: tra le altre anime nere vi si riconosce Scarpia, spietato per sguardi, atteggiamenti, postura. La contrapposizione è con assoli rarefatti e delicati, puri e sensibili, per corpi fragili e indifesi dai quali scaturisce una danza dell’anima che ha invece il vuoto come metafora e la disarmata Tosca a resistere nel mezzo. La scrittura coreografica è stavolta concepita e realizzata ad personam, sulle caratteristiche fisiche e le individualità artistiche dei singoli danzatori. Assoli protetti da cornici di insiemi o al contrario violentati da orde di corpi prendono forma nella mente della coreografa in una dinamica accelerata da forze propulsive, in un’atmosfera di sospesa concitazione. Improvvisa la successione dei due registri, con un andamento coreografico e una percezione estetica che mutano di colpo, tra il pieno e il vuoto della scena subitaneamente contrapposti. Al genere “maschile” delle coreografie di gruppo e a quello invece “femminile” degli assoli in esse racchiusi, prestano corpi e anime gli interpreti della Compagnia Artemis Danza. Da sempre riconoscibili per la muscolare virilità dei danzatori e la fierezza da amazzoni delle danzatrici, ma se ancora una volta è l’impulso maschile a prevalere, al segno femminile (non necessariamente legato al genere) sono riservati spazi preziosi. Interpreti generosi, capaci di darsi senza riserve, che adombrano i tormentati rapporti tra Puccini e le donne della sua vita. Il lavoro sullo spazio, che con l’ampliamento della compagnia permette all’autrice di allargare la propria attenzione dall’interprete al “corpo di ballo”, dal suo personalissimo teatro-danza a complesse architetture di corpi, trova corrispondenze negli intenti scenografici di questa Tosca. Monica Casadei li pensa, come la coreografia, di segni estremi: pieni e vuoti, sontuosità ed essenzialità, e si affida alla creatività degli artisti che da tempo seguono il suo lavoro.

TOSCA X

Coreografia, regia, luci, scene e costumi Monica Casadei

Musica Giacomo Puccini

Elaborazione Musicale Luca Vianini

Assistente alle coreografie Camilla Negri

Coproduzione Lugo Opera Festival, Festival La Versiliana

In collaborazione con Teatro Comunale di Bologna, AMAT & Teatro dell’Aquila/Comune di Fermo

Con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia Romagna-Assessorato alla Cultura, Provincia di Parma

La collaborazione “BODY OF EVIDENCE” con i Centri Antiviolenza

nel triennio 2015/2017 la Compagnia Artemis Danza ha collaborato con i centri antiviolenza d’Italia per la sensibilizzazione del pubblico sul tema della violenza sulle donne.

Biglietti:

intero 15 euro + 1,5 prevendita

ridotto 12 euro + 1 prevendita

ridotto scuole di danza 8 euro

Teatro dell’Unione

piazza Giuseppe Verdi – Viterbo

I biglietti sono disponibili presso la biglietteria del Teatro e sul sito Ticketone.

La biglietteria del Teatro è aperta dal martedì al sabato con orario 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00.

Aperto anche di domenica, con gli stessi orari, solo in caso di spettacoli o altre attività.

Chiuso il lunedì.

 

Per informazioni www.teatrounioneviterbo.it e teatrounioneviterbo@gmail.com

Tel. 388.95.06.826

Facebook Teatro dell’Unione

Twitter @teatrounione

Instagram @teatrounione