Trasporto scolastico, slitta lo sciopero della fame. Celli: “Stiamo lavorando su due soluzioni”

(f.e.) Sciopero della fame rimandato di qualche giorno in attesa che il Comune trovi una soluzione valida per il trasporto scolastico dei ragazzi che hanno compiuto il sedicesimo anno di età e che risiedono nelle campagne.

Mattinata convulsa fuori dei cancelli dell’Iis di Tarquinia dove alunni e genitori si sono radunati per protestare contro una situazione di disagi che secondo quanto raccontato avrebbe portato già diversi alunni a ritirarsi da scuola. “La scuola è un nostro diritto, non si sentiamo studenti di serie B.- tuona una ragazza- Sapremo dimostrare la forza della nostra determinazione. Noi non siamo disposti a mollare e lo faremo anche per quei ragazzi che hanno già pensato di lasciare la scuola. Il problema è risolvibile, anche con poca spesa e non accettiamo che nessuno se ne occupi”. Gli fanno eco i genitori. “Le altre amministrazioni hanno risolto il problema e dunque rimane da capire perché il comune di Tarquinia non si adopera per risolverlo prima che sia troppo tardi per i ragazzi che nel frattempo non riescono ad avere una frequenza regolare”.

Presenti fuori dai cancelli anche la dirigente scolastica, che sino all’ultimo ha provato a far desistere i manifestanti ed il consigliere di minoranza Pietro Serafini che ha ascoltato le lamentele dei presenti, impegnandosi, con gli strumenti a sua disposizione, a spingere l’amministrazione a trovare celermente una soluzione. Alle ore 10.00 è arrivato l’assessore alla pubblica istruzione Sandro Celli che ha ricevuto all’interno dei locali dell’istituto, genitori e studenti alla presenza anche degli agenti del Commissariato.

Una riunione fiume al termine della quale, l’assessore Celli ha spiegato come: “Stiamo lavorando da diversi mesi per risolvere il problema. Ci siamo riaggiornati al 9 ottobre per dare una risposta certa. Al momento stiamo lavorando lungo due direzioni: trovare un mezzo aggiuntivo idoneo per tale trasporto, però sono da valutare i costi, oppure recuperare chilometraggio dal trasporto urbano che possa andare a coprire gratuitamente le esigenze dei cittadini”. Esclusa invece la possibilità di omologare dei sedili idonei sui mezzi già operanti e quella di togliere le corse degli scuolabus nei brevi tragitti. La Preside al termine della riunione si è allontanata per impegni istituzionali, rimandando all’assessore ogni delucidazione. Soddisfatti a metà i genitori: c’è chi è speranzoso e chi invece crede solo che il rinvio sia solo un palliativo. Comunque alla base di questo disagio sembrano esserci continui esposti che abbiano indotto la ditta a sospendere il servizio per chi ha più di sedici anni.