“La difficoltà è che la poesia è letta e detta, il teatro è racconto attraverso gli attori: – spiegano gli organizzatori – il risultato è stato molto interessante. Il protagonista rimane Titta Marini ovviamente, ma vi è stata la necessità di scrivere il racconto che costituisce il filo conduttore, la narrazione di questo viaggio nel mondo di Titta, il sottoscritto con infinita modestia ha la responsabilità , nel bene e nel male della sceneggiatura e della regia”.
“Gli attori, anch’essi partititi da questo enorme e creativo ventre di Corneto, hanno collaborato a questo progetto : Piero Rosati, Fabio Biagiola , Giovannino Felci, Claudia Perugini, in parte provenienti da quella splendida realtà che è il Teatro popolare di Tarquinia, Domenico Ligi, Antonella Calvani e Luca Rossi, giovane talento attualmente studente dell’Accademia. Ci siamo avvalsi della collaborazione del musicista Fabrizio Cecconi per le parti musicali e per le scenografie di Emilio Emiliozzi. Il progetto vede la partecipazione e la collaborazione unica, indispensabile di Carla Valdi ,un nome molto conosciuto e storico del teatro e della cultura di Tarquinia”.