UK, dopo Brexit sale l’inflazione: livelli massimi da venti mesi ad oggi

London_bankInflazione britannica ai livelli massimi da venti mesi a questa parte, e niente lascia intendere che la crescita possa stopparsi, almeno sino a fine 2016. L’ufficio nazionale di statistica britannico (Ons) ha diffuso ieri i primi dati sull’inflazione dopo Brexit, il referendum con cui i cittadini del Regno Unito hanno scelto per l’uscita dalla UE, e si scopre che l’indice dei prezzi al consumo è passato dallo 0,5% di giugno allo 0,6% di luglio, salendo oltre le previsioni degli analisti. E’ il tasso più alto dal novembre 2014, dovuto al fatto che dopo Brexit la sterlina ha perso circa il 10% contro l’euro e il 13% contro il dollaro, facendo aumentare i costi delle importazioni. A pesare, secondo l’Ons, è stato soprattutto l’aumento dei costi di carburante, alcolici, alberghi e ristoranti.

“L’aumento dell’inflazione limita la spesa dei consumatori e aumenta i costi per le imprese, ma se la crescita economica rallenta come molti prevedono allora gli aumenti dei prezzi saranno contenuti, – ha detto Suren Thiru, capo economist delle British Chambers of Commerce. – Uno scenario di questo genere non scoraggerà la Monetary Policy Committee dal tagliare ulteriormente i tassi d’interesse nei prossimi mesi.”