Tanto che, immediatamente, è partita una chiamata ai carabinieri, che sono corsi all’ospedale a verificare l’accaduto, bloccando il ragazzo che ha tentato di opporre loro resistenza. Cosa che ha fatto scattare l’arresto non solo per furto aggravato, ma anche per resistenza a pubblico ufficiale.
Nulla di troppo fuori dall’ordinario, se non fosse che alcune azioni del ragazzo – amplificate dall’immaginario collettivo e dall’ansia da telegiornale – hanno in breve trasformato la notizia in allarme vero e proprio. Prima il timore che, nell’armadietto antincendio scassinato, ci fosse un’ascia, poi la paura che avesse pessime intenzioni. E già che il tutto avveniva nell’area più frequentata della struttura, in breve tra vocio e messaggi s’è sparsa la voce di un possibile allarme, che poteva suonare a quel punto davvero drammatica.
Nulla di così grave, per fortuna; anche perchè, ma quasi nessuno in quel momento poteva saperlo, non ci sono armi in quegli armadietti, perchè – a seguito di un evento simile di qualche tempo fa – si è deciso di toglierle proprio per evitare rischi simili. Insomma, spray urticante e, a conclusione, l’unica cosa che il ragazzo aveva effettivamente addosso erano le chiavi della teca antincendio.