Pochi minuti dopo, ancora alla carica: Giorgi si presenta ai sedici metri e con una bella girata al volo impegna severamente il portiere pisoniano, che non trattiene. Tutto il mondo si avventa sulla sfera ma “il texano” (Dario Spirito, per chi non sta attento) è il più veloce e non perdona: 2 a 0.
E’ passata solo mezzora, ma ai ragazzi della squadra ospite sembra un eternità. Temono la goleda e non hanno torto, la Corneto continua imperterrita la sua marcia e solo il fischio dell’arbitro impedisce la catastrofe.
Tuttavia, questo non è certo un campionato facile. Nel secondo tempo gli etruschi calano vistosamente, cedono terreno agli avversari e prima su una punizione inesistente, poi con una bella incursione corale in area, agguantano il pareggio: 2 a 2. Solo una reazione di orgoglio, che è soprattutto una reazione di nervi, impedisce il dilagare degli avversari che continuano ad avvicinarsi pericolosamente alla porta di Casali. Alla mezzora della ripresa, Gufi fa entrare Scatena e fa bene perché, se non altro, l’aggressività dell’attaccante sposta il baricentro del gioco verso la porta degli ospiti. La Corneto risale e ricomincia ad attaccare procurandosi un paio di punizioni, poi un calcio d’angolo, ma non c’è più tempo, l’arbitro dice basta così e non lo fa battere mandando tutti a fare la doccia. PECCATO.
RIFLESSIONI A VOCE ALTA: Tante le note positive. La Corneto gioca bene, ha uomini di classe e, fra di essi, mi piace ricordare in questa partita Leonardo Bordo da Piansano, classe 91, centrocampista di cuore e quantità. Può crescere ancora, ma la stoffa c’è.
Attilio Rosati