“Una spinta per la crescita economica della Tuscia e del Lazio”

Riceviamo e pubblichiamo

Enrico Panunzi“Una spinta alla crescita economica della Tuscia e del Lazio”. Lo afferma il vice presidente della decima commissione (Urbanistica, politiche abitative, rifiuti) Enrico Panunzi, in merito ai lavori del consiglio regionale per l’approvazione della legge di stabilità 2019 e del bilancio di previsione 2019-2021.

In particolare, l’esponente del Partito democratico esprime soddisfazione per il via libera al suo emendamento, firmato anche da Lega e Fratelli d’Italia e riformulato dall’assessore Alessandra Sartore, in cui innalza fino a 450mila euro i finanziamenti ai comuni per i quali non è prevista la quota di compartecipazione ai bandi regionali per investimenti in conto capitale.

“A essere interessati saranno i comuni in dissesto e tutti i comuni fino a 5mila abitanti – spiega Panunzi –. Queste realtà avranno la possibilità di accedere ai fondi, realizzando progetti utili per i territori senza prevedere quote di compartecipazione. L’assessore Sartore si è poi impegnata a emanare una circolare che prevede per questi enti una quota di riserva, ovvero ci saranno due graduatorie: una per i comuni suddetti e una per i comuni che prevedono la compartecipazione”.

Il vice presidente della decima commissione sottolinea poi l’importanza dell’esenzione dell’Irpef e della riduzione dell’Irap. “Nel 2013 il disavanzo era di 13miliardi di euro, oggi di 490milioni – afferma -. Questo ha permesso di recuperare risorse per investimenti e servizi e di cominciare una seria riduzione fiscale, con la conferma dell’esenzione dell’Irpef e della riduzione dell’Irap”.

Le imprese dei comuni montani che operano nel commercio al dettaglio, nell’artigianato e nella ristorazione vedranno una riduzione dell’aliquota Irap del 20% rispetto all’anno precedente, pari allo 0,92%. Per la provincia di Viterbo i comuni interessati sono Acquapendente, Canepina, Gradoli, Grotte di Castro, Latera, Onano, Proceno e Valentano.

“Andiamo incontro alle piccole e medie imprese che rappresentano la spina dorsale del sistema produttivo – conclude il consigliere regionale –. Per una regione Lazio sempre più competitiva e capace di attrarre investimenti sul suo territorio”.