Riceviamo e pubblichiamo
“Mentre in queste ore si comincia legittimamente a ragionare di candidature ad un anno dal voto, giovedì 10 aprile ho partecipato ad una importante riunione in Regione dove sono state convocate tutte le Università Agrarie del Lazio. – spiega il Presidente Alessandro Antonelli – Finalmente si parla di una vera legge di riordino delle Università Agrarie. Rispetto al passato c’è la volontà di razionalizzare. Nessuno scioglimento o dismissione, ma competenze chiare questo l’impegno assunto dalla Regione”.
“La strada intrapresa dai vertici dall’Assessorato agli Enti Locali, è in linea con quanto stiamo predisponendo a livello di riforma dello Statuto. Emerse nella riunione le differenze tra i singoli Enti e l’esigenza di uniformare, partendo da una definizione giuridica di queste realtà. Questo è un momento difficile per il paese, ma bisogna fare attenzione. Giusto tagliare gli Enti inutili, che rappresentano un costo reale per lo Stato, ma non si può cedere alla demagogia e al populismo.
Le Università Agrarie non pesano né sul bilancio dello Stato, né su quello regionale. Numeri alla mano sono realtà che hanno dato molto al territorio, in termini di ambiente, tutela e risorse, chi nega tutto questo semplicemente non le conosce. Esistono da prima della Repubblica ingiusto equipararle agli sprechi sorti solo per far proliferare posti politici. Questa targa è soprattutto un riconoscimento agli uomini che si sono impegnati con oneri e onori a preservare e difendere questa realtà”.