UNICEF Viterbo presenta il Calendario dei Diritti 2026 dedicato al diritto all’ascolto

Il 19 novembre 2025 a Viterbo, presso il Comune, è stato presentato il Calendario dei Diritti 2026 realizzato dal Comitato Provinciale UNICEF di Viterbo, giunto quest’anno alla venticinquesima edizione. Il tema centrale del calendario è il diritto all’ascolto, basato sull’articolo 12 della Convenzione ONU sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che garantisce ai più giovani il diritto di esprimere liberamente la propria opinione e di essere ascoltati in base alla loro età e maturità. L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio e il sostegno del Comune di Viterbo, dell’Ufficio Scolastico provinciale, del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, e del Sodalizio Facchini di Santa Rosa.

Coinvolgimento delle scuole e finalità educative

Le scuole del territorio hanno partecipato attivamente al progetto contribuendo con disegni, poesie, filastrocche e slogan che mettono in luce i temi dell’ascolto e della partecipazione. La presidente del Comitato Provinciale UNICEF, Stefania Fioravanti, ha evidenziato come il calendario voglia stimolare la programmazione scolastica per far sì che la scuola diventi uno strumento di ascolto nelle relazioni con gli alunni e un tramite con il mondo degli adulti e delle istituzioni, assolvendo al proprio ruolo educativo. La tipografia Vetrani Fotoincisioni Sas di Nepi ha curato grafica e stampa con professionalità da 25 anni, sostenendo i volontari UNICEF.

Sostegno ai bambini di Gaza e appuntamento istituzionale

Il ricavato dalla vendita del calendario, al prezzo minimo di 4 euro, sarà devoluto ai bambini di Gaza. La distribuzione è iniziata il 20 novembre, Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza, data scelta per celebrare l’anniversario della Convenzione ONU. In questa occasione, il Comune di Viterbo ha aderito all’iniziativa nazionale “Go Blue”, illuminando di blu il Palazzo dei Papi in segno di sensibilizzazione e sostegno ai diritti dei bambini. Questo calendario rappresenta un impegno concreto e simbolico per promuovere i diritti dei più giovani e creare consapevolezza nella comunità locale.