Università Agraria di Tarquinia, completato il pagamento della prima definizione agevolata: “Un risparmio di oltre 700.000 euro”

Riceviamo dall’Università Agraria di Tarquinia e pubblichiamo

L’Università Agraria ha completato il pagamento della prima definizione agevolata, con un ingente risparmio per l’Ente. A darne notizia il Presidente Alberto Tosoni: “la definizione agevolata (più nota come rottamazione) è in parole povere un’occasione concessa dallo Stato per pagare i debiti risparmiando su sanzioni ed interessi ed aggio, versando soltanto la quota capitale. Grazie al completamento di questo primo blocco, che riguardava le cartelle precedenti al 2017, abbiamo usufruito di un risparmio di oltre 700.000 euro. Il merito di questo traguardo è in gran parte anche dell’Amministrazione Borzacchi, con la quale ne avevamo già onorata una larga parte. Questo consentirà, oltre a risparmiare 700.000 euro, di togliere il pignoramento che purtroppo era in essere su alcune risorse di entrata”.

L’Università Agraria ha aderito anche all’ultima rottamazione quater, cercando dunque di gestire in maniera più efficiente un debito con l’Agenzia delle Entrate in cartella (tra cui rientrano anche i tristemente famosi debiti con l’Inps) di oltre 1.500.000 euro. Tale adesione sicuramente costituirà un ingente impegno ed una forte limitazione alle possibilità di spesa dell’Ente, riducendo le opportunità di spendere per opere ed investimenti, ma sarà fondamentale per ripianare la situazione finanziaria e riportarla in condizioni di normalità. Entro la fine del quinquennio le casse dell’Università Agraria di sicuro potranno essere più sane e consentire un futuro più certo per l’Ente ed una amministrazione che possa tornare ad essere in maniera più potente al fianco delle esigenze della comunità. Il Presidente Tosoni riassume questa impostazione in una frase: “Abbiamo scelto di intraprendere questa strada per lasciare a chi verrà dopo di noi una situazione finalmente sana e gestibile, stringendo i denti per raggiungere l’obiettivo di riportare alla normalità un Ente che purtroppo è diventato noto soltanto per il tremendo carico debitorio, ma che invece è giusto che torni un volano per la comunità”.