Università Agraria di Tarquinia, la replica di Borzacchi: “Ai consiglieri Leoncelli e Massi non devo dare alcuna documentazione”

Guerra aperta all’Università Agraria in seno a quello che avrebbe dovuto essere un consiglio monocolore, già che alle elezioni lo scorso anno partecipò un solo candidato presidente.

Dopo l’accusa, nello scorso fine settimana, dei consiglieri Massi e Leoncelli, che lamentavano il mancato ottenimento della documentazione richiesta in merito ai presunti debiti dell’ente, arriva violentissima la replica del presidente Sergio Borzacchi. “Io non faccio politica e tanto meno quella sporca, pertanto fino ad oggi non ho risposto agli attacchi dei consiglieri di Idea Sviluppo, che oggi, come risulta dall’articolo, sono ridotti a due. Sento il dovere, nei confronti degli utenti, i quali hanno diritto di conoscere la verità, di replicare, contestando punto per punto quanto scritto nell’articolo”.

“Relativamente alla asserita mancata produzione della documentazione – prosegue Borzacchi – ricordo ai consiglieri Massi e Leoncelli che non devo dare loro alcuna documentazione e che, se avessero letto lo statuto, avrebbero rilevato che l’art. 14 n° 11 prevede che “I Consiglieri d’Amministrazione hanno libero accesso e il diritto di ottenere dagli Uffici dell’Ente tutte le notizie ed informazioni in loro possesso utili all’espletamento del proprio mandato.” Principio poi ribadito dall’art. 17 n° 4 dello stesso Statuto, che nuovamente prevede che “per l’espletamento del proprio mandato i consiglieri hanno diritto di ottenere dagli uffici dell’Università Agraria tutte le notizie e le informazioni in loro possesso”.  Anziché esercitare questo loro diritto, pretendono che io invii loro la documentazione relativa (secondo loro agli ipotetici debiti dell’Ente). La domanda che asseriscono di aver prodotto all’Ente l’01.10.2018 è stata inviata alla mia attenzione e non al servizio finanziario, tanto che il 05.11.2018 hanno ripetuto la richiesta al responsabile amministrativo. Comunque anche questa richiesta non poteva essere fatta, perché, come sopra precisato, il consigliere ha libero accesso agli atti ed ha diritto di ottenere dagli uffici tutte le notizie ed informazioni in loro possesso e non può pretendere di ricevere a casa documentazione”.

“Leoncelli e Massi – continua Borzacchi – minacciano di rivolgersi alle autorità competenti per non aver ricevuto la documentazione, ritenendo che sia stato violato un loro diritto. Se hanno questa convinzione lo facciano pure. Ritengo che non sia stato violato alcun loro diritto, come innanzi precisato. I diritti da tutelare sono quelli degli utenti e per questo motivo è stata fatta regolare comunicazione alla Corte dei Conti circa la situazione debitoria dell’ente al 31.12.2017. Gli utenti sappiano che questa amministrazione sta percorrendo ogni  strada possibile per cercare di risolvere la situazione critica nella quale si trova  l’Ente. Non possiamo nascondere agli utenti che la grave  situazione nella quale versa l’Ente è di difficile risoluzione”.