Università Agraria di Tarquinia: “Nessun aumento per i concessionari”

Riceviamo dall’Università Agraria di Tarquinia e pubblichiamo

Nessun aumento per i canoni per garantire all’utenza prezzi accessibili e scongiurare un aggravio economico per le famiglie. L’Università Agraria ha approvato i canoni di concessione delle quote di terreno e degli orti dell’Ente ed il ruolo di riscossione delle quote del terreno per l’esercizio 2023. Sentito il Consigliere delegato Marcello Maneschi, la Giunta Tosoni ha dunque deciso di mantenere inviariati i canoni, scegliendo di evitare aumenti, che pur sarebbero stati importanti per l’Università Agraria, ma che non avrebbero aiutato il settore agricolo locale.

E’ importante prendere atto di un concetto di base: i canoni di concessione sono soggetti a rivalutazione annua in misura del 75% dall’ultima variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati pubblicata in Gazzetta Ufficiale, e dunque quest’anno l’aumento sarebbe stato importante per l’Ente di Via Garibaldi; inoltre, la corrisposta di concessione è in parte composta anche dal contributo annuale per il Consorzio di Bonifica del Litorale Nord, anch’esso soggetto a variazione annua. Ma il ruolo di un Ente non è forse quello di essere vicini alla cittadinanza? E’ proprio questo l’assunto che i membri della Giunta ed il Consigliere Maneschi hanno preso come fondamentale. E dunque proprio per questo si è scelto di essere vicini ad agricoltori ed ortolani in un periodo economico così delicato, evitando aumenti. Per l’anno corrente è stata anche confermata per la corrisposta delle quote la possibilità di dilazionare il pagamento in tre rate.